Balduzzi e la manovra finanziaria Tremonti
''Se non facciamo niente, dal 2014 ci arriva la bomba''. Così ha risposto il ministro della Salute, Renato Balduzzi alla Commissione d'Inchiesta sugli errori sanitari, sul tema dei ticket e dei due miliardi aggiuntivi già programmati nell'ultima manovra 2011 firmata da Tremonti. Il ministro ha anche precisato che quella manovra era stata votata. Balduzzi nel corso dell'audizione ha insistito sulla riorganizzazione in sanità piuttosto che sui tagli, ad esempio sui posti letto ''l'intervento è incentrato sulla riallocazione, perchè se ho 100 posti per acuti che non servono e che incentivano solo a ricoveri inappropriati, se li riduco posso usare meglio quelle risorse''.
Sulla situazione delle regioni commissariate il ministro riferendosi probabilmente alla grave crisi della regione Lazio ha evidenziato che ''forse la struttura commissariale non è sufficiente e bisognerebbe immaginare qualche strumento ulteriore, una task force per supportare maggiormente la meritoria attività dei sub-commissari''. L'Agenas (la struttura istituzionale che si occupa del supporto gestionale nelle fasi di commissariamento, ndr) forse non è sempre sufficiente, spiega Balduzzi ''penso invece a qualcosa di più forte, una struttura dedicata più corposa, anche numericamente. È qualcosa di cui intendo parlare coi presidenti delle Regioni.''
Per quanto riguarda i criteri che si dovranno ancora individuare di intesa con le regioni, in questa fase si registra un momento di stallo, per cui ''il decreto sui costi standard andrà in Cdm'', ha precisato il ministro.