Siria. Sanità a pezzi dopo 22 mesi di conflitto armato
Mancano i farmaci salvavita e di prima necessità
Sono passati 22 mesi dall'inizio del conflitto armato in Siria e, come c'era da aspettarsi a causa dei bombardamenti nel paese è allarme sanitario. Ben il 55% degli ospedali pubblici e il 10% dei centri di salute pubblica sono danneggiati in maniera grave o sono stati distrutti. Pochi (al di sotto del 35%) sono gli ospedali operativi, ormai sovraffollati, con carenza di farmaci salvavita, soprattutto per le patologie croniche come le malattie cardiovascolari. Non ci sono più approvvigionamenti di farmaci. Gli stabilimenti farmaceutici che producevano il 90% dei medicinali del Paese sono ormai femri da sei mesi.
E' quanto ha dichiarato con una nota l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). La distruzione e i danni a cliniche e ospedali hanno un impatto tragico sulla vita di tutti i giorni dei siriani. I pazienti con malattie croniche non possono fare visite regolari agli ospedali per ricevere le terapie, e l'accesso limitato alle strutture sanitarie, per ragioni di sicurezza o il loro spostamento in aree meno pericolose, rende molto difficile l'accesso alle terapie salva-vita. Nel governatorato di al-Raqqa, che ospita 500mila sfollati, il numero di pazienti diabetici e' passato da 10mila a 21mila, senza la possibilita' di avere scorte aggiuntive di farmaci. Nel centro al-Thanaa di emodialisi a Damasco, il numero di sessioni libere e' sceso da 3 a 2 per settimane, per la scarsita' di macchine e scorte. Joseph, un bambino di 6 anni cui e' stata diagnosticata la leucemia all'inizio del 2012, e' fuggito con la famiglia da Dara e ora vive vicino Damasco. Ma a causa della mancanza di farmaci anti-cancro, non puo' ricevere trattamenti continui. ''Non siamo in grado di assicurargli le sue medicine per i prossimi tre mesi'', spiega il padre. Ad Abdo, 5 anni, e' stato diagnosticato invece un neuroblastoma nel 2011, vicino il rene e l'aorta. Dei 4 cicli di chemioterapia necessari, finora ne ha ricevuti due.
Il ministero della Salute deve assicurare gratuitamente i farmaci, ma le sanzioni economiche e i danni agli ospedali rendono tutto difficile e le possibilita' per lui, ma questo vale per tutti i pazienti cnelle sue stesse condizioni, di ricevere i trattamenti necessari diminuiscono sempre di più.