Legge di stabilità: la Cimo-Asmd critica i tagli alla sanità
Nelle manovre del governo è sempre più chiaro l'impoverimento del sistema pubblico
''Siamo già a 23 miliardi di tagli che colpiscono il cuore del Ssn. È un danno per i pazienti che vivono sulla propria pelle la ridotta e meno qualificata assistenza; è un danno per i gestori, che sono costretti a ridurre l’acquisizione di tecnologie sanitarie e farmaci di ultima generazione; è un danno per i medici italiani sempre di più esposti a contenziosi per inevitabili eventi avversi secondari a problemi di natura organizzativa”. Il pesante giudizio sulla Legge di Stabilità appena approvata e per gli ulteriori tagli pari a 1 mld di euro è contenuto nella nota della Cimo-Asmd.
Tra i punti della Legge oggetto di maggiore critica la scelta di congelare il salario anche per il 2014 che avrà come conseguenza la soppressione “dell’indennità di vacanza contrattuale, un danno enorme per i 100.000 medici che sono sempre chiamati a pagare”. “Se si vuole azzerare il nostro sistema sanitario, da sempre riconosciuto tra i primi del mondo – prosegue la nota - ce lo devono dire chiaramente perché diventa sempre più chiaro l'impoverimento progressivo della sanità pubblica, di questo i cittadini devono rendersene conto”.
Le misure intraprese nella Legge secondo la Cimo-Asmd sollecitano il rilancio dell’idea del Patto per la salute tra medici, pazienti, sindacati ed associazioni di malati. In questa prospettiva di stallo la Cimo-Asmd ricorda al personale sanitario la manifestazione del 27 ottobre a Roma per la salvaguardia del Ssn.