Riduzione degli aborti: l'efficacia della contraccezione gratuita
''Offrire metodi contraccettivi gratuiti''. E' l'esito di uno studio condotto dalla Washington University School of Medicine di St. Louis e finalizzato alla elaborazione di strategie per la riduzione del numero di aborti. Pubblicato su 'Ostetrics & Gynecology' una delle riviste più prestigiose nel settore avanza l'ipotesi che la contraccezione gratuita favorirebbe l'abbattimento dei tassi di interruzione volontaria di gravidanza. Dal 62 al 78 per cento in meno se le donne potessero accedere gratuitamente agli anticoncezionali di cui hanno bisogno.
Lo studio ha coinvolto un campione critico di 9.256 donne della fascia 14-45 anni, residenti nell'area territoriale di St. Louis, considerate a rischio di gravidanza indesiderata che negli anni 2007-2011 avevano richiesto alle strutture pubbliche un nuovo metodo anticoncezionale. La consulenza sui diversi metodi anticoncezionali aveva appositamente privilegiato l’efficacia dei dispositivi intrauterini rispetto agli altri metodi contraccettivi. Tra i diversi metodi offerti gratuitamente il campione di donne aveva preferito così i metodi reversibili (prevalentemente la spirale, ndr).
L'analisi successiva dei dati sugli aborti a seguito della consulenza e della fornitura gratuita di contraccettivi ha permesso di verificare che rispetto alla media nazionale ed alla media della zona di St. Louis (rispettivamente 19,6 aborti ogni 1.000 donne nel 2008 e 15,2 ogni 1.000 donne), i tassi di interruzione di gravidanza erano diminuiti dal 62 al 78 per cento. In particolare l'efficacia della contraccezione gratuita si percepiva sulle ragazze più giovani, della fascia 15-19 anni, con un tasso di gravidanza abbattuto sino al 6,3.
“L’impatto che ha avuto fornire contraccettivi gratis è stato ben più grande di quanto non pensassimo”, spiega sulla rivista Jeff Peipert, responsabile dello studio. “Pensiamo che migliorare l’accesso agli anticoncezionali, in particolare a impianti intrauterini e spirali, insieme ad una migliore educazione sul loro funzionamento ed efficacia, potrebbe diminuire significativamente il numero di aborti, o di gravidanze indesiderate. Queste ultime rimangono infatti un problema importante, soprattutto tra le teenager e le donne con educazione e/o reddito bassi.”