Convegno sulla responsabilità medica organizzato dall’ Associazione Forense “Agorà”
Il delicato tema della responsabilità medica è stato affrontato ieri, nel corso di un partecipato convegno svoltosi nell’Aula magna del Palazzo di Giustizia di Palermo, e organizzato dall’Associazione Forense “Agorà”. Ai lavori ha partecipato il presidente dell’OMCeO di Palermo, Toti Amato. Altri illustri relatori della conferenza sono stati: Vittorio Anania e Enrico Catanzaro, magistrati presso il Tribunale di Palermo, il professore Rosario Dell’Oglio della facoltà di Giurisprudenza di Palermo e l’avvocato Antonino Giglia presidente dell’associazione “Agorà”. Davanti ad una affollata aula di medici e avvocati, sono stati trattati molte questioni relative agli aspetti giurisprudenziali in sanità. In particolare è stato evidenziato l’importanza per il medico ed il paziente del “consenso Informato”. Questo aspetto della filiera sanitaria, secondo quanto esplicitato dal professore Dell’Oglio, diventa prioritario per evitare molte controversie tra paziente e medico. Inoltre , i relatori hanno evidenziato la necessità di rivedere alcune norme al fine di poter meglio definire la responsabilità del medico e della struttura in cui agisce. Il presidente Amato, , nel suo lungo intervento ha evidenziato tutte le criticità legate all’aspetto legale della professione medica e nel suo intervento ha precisato alcuni aspetti rispondendo anche agli avvocati presenti.” Negli ultimi anni le cause intentate contro gli Ospedali-e contro i medici – ha affermato il presidente Amato-hanno subito un enorme incremento, oltre ogni aspettativa. Si calcola, infatti, che in un anno vengano presentate all'autorità giudiziaria circa 150.000 richieste di risarcimento danni. Sono tante. Cosi non si agevola il Diritto alla Salute. Si assiste- continua il prof. Amato- al fenomeno di un vero e proprio mutamento dell'atteggiamento degli utenti dei servizi sanitari, i quali non sono più disposti a tollerare gli esiti negativi delle prestazioni medico-sanitarie ed esigono sforzi e assunzioni di responsabilità sempre maggiori da parte del personale medico e degli Ospedali.e tutto questo a carico dei medici, ritenuti quasi sempre unici responsabili. Questo dato-aggiunge il presidente Amato- viene foraggiato spesso da alcuni legali che generano aspettative nell’assistito. Il cittadino addirittura adesso viene forviato con precise campagne mediatiche. In questo quadro complesso , la medicina difensiva fa aumentare i costi della sanità pubblica. C' e' in atto una pressione mediatica e legale sulla classe medica che restringe spesso al medico, la possibilità di far valere i propri diritti di professionista della sanità . Occorre fare chiarezza sui vari ruoli in sanità .il medico non può essere solo l'unico responsabile. "
L’ufficio per la Comunicazione OMCe O –Pa
Filippo Siragusa