Dai test sui topi speranze per la messa a punto di un nuovo farmaco
Autismo
MILANO. Nuove speranze per la possibile messa a punto,
in futuro, di un farmaco per l'autismo. Alcuni
ricercatori del National Institutes of Health americano,
infatti, sono riusciti a ridurre i sintomi della malattia in una
sperimentazione con un nuovo farmaco condotta su topi con
comportamenti autistici. Come spiega lo studio pubblicato sulla
rivista 'Science Translational Medicine', a seguito del
trattamento sperimentale sono aumentate le competenze sociali e
diminuiti i comportamenti ripetitivi negli animali.
Tuttavia i ricercatori sono molto cauti, visto che terapie
che funzionano nei topi, spesso sono inefficaci negli uomini. I
disturbi dello spettro autistico colpiscono circa l'1% dei
bambini, sono più o meno gravi e tra i sintomi includono
problemi sociali, di linguaggio e movimenti ripetitivi.
Attualmente la principale forma di trattamento è con le terapie
comportamentali e di linguaggio.
I ricercatori hanno testato un farmaco, il GRN-529, che
interferisce con il glutammato, che aiuta le cellule cerebrali a
dialogare tra loro. I topi con comportamenti autistici (diversi
dall'autismo vero e proprio) sono poco sociali e comunicano meno
con i loro simili. Passano molto tempo strigliandosi
ripetitivamente. Ma dopo la somministrazione del farmaco, i
comportamenti sociali degli animali sono migliorati.
"Da tempo si sospetta che i processi a livello delle sinapsi
siano all'origine dell'autismo. - spiega Uta Frith,
dell'University College di Londra - Comunque ci vorrà del tempo
prima che questi risultati siano traslati sull'uomo".