PALERMO. Palermo si conferma centro nevralgico della medicina del Mediterraneo. I due giorni del meeting internazionale <>, organizzato a Palermo dalla Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, e dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Palermo, hanno ospitato nel capoluogo siciliano i rappresentanti degli ordini dei medici di diversi Paesi europei, africani e del Medio oriente. I temi centrali dei meeting sono stati diversi. Dalla presentazione ufficiale dell <> che gestirà le emergenze socio-sanitarie dei paesi del Mediterraneo, alle mozioni che saranno presentate al Cpme (Comitato permanente dei medici europei), sulla moratoria universale della pena di morte e sui rischi della salute legati al degrado ambientale.
A Palermo erano presenti i rappresentanti del Gipef, sigla che racchiude i rappresentanti degli ordini dei medici di Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Cipro, Slovenia, Lussemburgo e Albania insieme ai delegati di Algeria, Giordania, Siria e Malta.
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La prima giornata dei lavori è stata caratterizzata dalla presentazione ufficiale di un protocollo d intesa siglato con la Regione Sicilia per la realizzazione di un <>, che avrà sede a Palermo e che seguirà le emergenze dei paesi del Mediterraneo.
Presente l assessore Agata Consoli, che ha chiesto di poter essere inserita tra gli assessori che seguiranno i lavori dell Osservatorio. Tra le prime relazioni anche quella del preside della facoltà di medicina dell Ateneo palermitano, Elio Cardinale. <>.
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Da Palermo sono state gettate le basi per la redazione della <> della Conferenza permanente <> della Conferenza, la <>, una proposta di <> e un primo <>.
Alla base della <>, analizzata e condivisa dai rappresentanti degli ordini dei medici, c è la condivisione di valori etico-deontologici, di competenze tecniche, di conoscenze scientifiche e di collaborazioni. A questa si aggiunge il proficuo confronto, nel tempo, sulle politiche sanitarie e professionali nelle rispettive Nazioni.
La seconda giornata del meeting è stata caratterizzata dalla presentazione delle mozioni italiana e greca. La prima ha chiesto al Cpme di presentare una <>.
Quella ellenica, invece, ha puntato il dito contro <>. Entrambe le proposte sono state appoggiate all unanimità dai membri del Gipef e adesso saranno oggetto di discussione a Bruxelles. Sui rischi della salute legati al degrado ambientale sono intervenuti anche i delegati italiani, che in un documento hanno affermato: <>.
<>, susciterebbe in lui quella nuda e cruda speranza o fede che esalta il suo cosiddetto guaritore interno>>.
Il prossimo appuntamento del Gipef è stato fissato per il 1 novembre ad Algeri.