MEDICINA E SPORT, PRESENTATE LE NUOVE LINEE GUIDA
La Federazione medico sportiva regionale (Fmsi Sicilia), con il supporto dalla Federazione nazionale (Fmsi Italia), ha presentato sabato 9 marzo, all’Hotel Garibaldi di Palermo, le linee guida sulla certificazione dell’attività fisica, agonistica e non agonistica, che stabiliscono anche gli attori del rilascio.
La giornata è stata anche l'occasione per sensibilizzare medici e istituzioni sull’importanza della visita medica per la pratica dello sport in sicurezza e sull'applicazione di una condotta comune affinché l’attività fisica sia promossa per mantenere in salute la popolazione.
“Sottoporsi a visita medico sportiva - ha spiegato il coordinatore dell'area Formazione di Fmsi Sicilia Beppe Virzì - è uno strumento di prevenzione indispensabile perché permette di identificare precocemente patologie importanti e meno importanti, che potrebbero avere conseguenze nel tempo. Nel nostro sistema sanitario la visita medica per il rilascio di un certificato di idoneità sportiva rappresenta una sorta di screening di massa per valutare la condizione di salute di tutti coloro che praticano attività fisica a qualsiasi livello di agonismo, ma anche solo per divertimento o benessere, come lo sport che si pratica in palestra. Si tratta di un obbligo, eppure spesso ne viene sottovalutata l'importanza".
In una folta platea, l'evento ha visto un dibattito serrato tra professionisti, sportivi e sanitari, e rappresentanti istituzionali (dell’assessorato regionale della Salute, dell'Asp, Ordine dei medici, Coni Sicilia, Fmsi Sicilia, Scuola di specializzazione in Medicina dello Sport, Usr Sicilia). Tutti d'accordo sulla necessità di avviare un percorso comune in grado di valorizzare l'aspetto clinico della visita medica sportiva, che non si traduce nel semplice rilascio di un certificato, ma nella sintesi di un controllo sanitario. Un punto cruciale questo ribadito anche dal presidente Fmsi Sicilia, Gaetano Iachelli, secondo cui parlare di certificato sminuisce il valore estremamente importante dello specialista in medicina dello Sport nella relazione con lo sportivo, che il più delle volte interpreta la visita medica come un mero atto burocratico.