DEMENZA FRONTOTEMPORALE: LE VARIANTI CLINICHE, LA GESTIONE DEI PAZIENTI E IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI NEL PERCORSO DI CURA
Si è tenuto il 5-6 Aprile a Palermo il corso di aggiornamento “Demenza Frontotemporale, questa (s)conosciuta”, organizzato dai neurologi Chiara Cupidi (Fondazione G. Giglio, Cefalù) e Tommaso Piccoli (Policlinico P. Giaccone, Palermo) in collaborazione con l’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale (AIMFT). La Demenza Frontotemporale (FTD) è la più frequente causa di demenza neurodegenerativa ad esordio precoce, caratterizzata spesso da alterazioni del comportamento e dell’umore che ne ritardano la diagnosi. La precocità di esordio, spesso in età lavorativa, rappresenta un evento drammatico per i pazienti e per le famiglie. È quindi necessario che la classe medica sia in grado di riconoscere tempestivamente questi pazienti per poterli inserire nel percorso assistenziale più adatto.
Il pomeriggio del 5 aprile è stato dedicato alle persone con demenza e alle loro famiglie con la partecipazione di neurologi e psicologi esperti in demenze e delle associazioni dei familiari e la proiezione del film "La folle vita", una commedia drammatica sul tema della demenza diretta dalla coppia Sirot e Balboni. La mattina del 6 aprile si è tenuto per il corso di aggiornamento scientifico rivolto sia a medici di medicina generale che a specialisti. Il corso aveva lo scopo di trattare la FTD in tutte le sue varianti cliniche e di fornire gli elementi necessari per l’identificazione dei pazienti, per la gestione terapeutica e per illustrare il ruolo delle associazioni dei familiari nel percorso assistenziale. Hanno partecipato specialisti neurologi provenienti da tutta Italia, tra cui Chiara Cerami (IUSS, Pavia), Antonina Luca (Università Kore, Enna), Luigi Grimaldi (Fondazione G. Giglio, Cefalù), Marco D’Amelio (Policlinico P. Giaccone, Palermo), Vincenzo Silani (Istituto Auxologico, Milano) ed il genetista Emanuele Buratti (ICGEB, Trieste).
Nella foto il professore Tommaso Piccoli