AMBIENTE E SALUTE, PRESENTATO AL CNR DI PALERMO "UN ATLANTE INTEGRATO" A SUPPORTO DELLA GOVERNANCE E DELLA RICERCA
È stato presentato il 30 settembre scorso, presso il Centro nazionale ricerche (Cnr) di Palermo, il progetto "Aria outdoor e salute: un atlante integrato per il supporto alle decisioni e alla ricerca", che si propone di realizzare una mappa territoriale per monitorare la qualità dell’aria e gli impatti sulla salute. Si configura come uno strumento innovativo a supporto della governance, per facilitare la raccolta, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati, offrendo così una base informata per la pianificazione delle politiche ambientali e sanitarie. L’obiettivo finale è fornire strumenti per valutare l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute sul territorio, politiche pubbliche basate su dati scientifici.
Il progetto è guidato dalla responsabile della sede secondaria dell'Istituto di farmacologia traslazionale (Ift), Stefania La Grutta, e si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione tra scienziati, medici e decisori politici.
Tra gli stakeholder coinvolti, anche l'Ordine dei medici di Palermo. Presente all'evento il presidente dell'Omceo, Toti Amato, che ha sottolineato il ruolo cruciale del medico come educatore: "Il medico - ha detto - non è solo il custode della salute pubblica, ma è anche un educatore. Ha il dovere di informare e sensibilizzare i pazienti sui rischi legati all'inquinamento e ai fattori che ricadono sul loro benessere, guidandoli verso buone pratiche e corretti stili di vita, in linea con il ruolo educativo e sociale che i medici sono chiamati a ricoprire".
L'evento ha visto anche la partecipazione di Luigi Galvano, segretario provinciale della Fimmg, che ha sottolineato "l'importanza della medicina del territorio come prima linea di sensibilizzazione e principale punto di contatto tra cittadini e sistema sanitario, perciò essenziale per creare consapevolezza e promuovere la prevenzione".
Considerata la rilevanza dei temi, allo scopo di diffondere coscienza sui legami forti tra ambiente e salute e promuovere una sinergia tra comunità scientifica, politica e sanitaria, Amato ha poi ricordato che a gennaio 2024 l'Ordine ha istituito il gruppo di lavoro "Salute e Ambiente", guidato dalla dirigente di ricerca La Grutta, con il supporto del direttore della Uoc “Ricerca e Innovazione” di Arpa Sicilia, Ignazio Cammalleri, e del dirigente Luigi Pasotti del Sias (il Servizio informativo agrometeorologico siciliano).
Lo stato dell'arte dell'inquinamento atmosferico
Secondo l’ultimo rapporto (2023) dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, in Italia, nel 2021 si sono verificati 46.800 casi di mortalità prematura per esposizione alle polveri fini. E secondo i dati pubblicati dal report "Mal’aria di città" di Legambiente, sempre nel 2023, Palermo nel 2022 è stata tra le 12 città italiane più colpite da inquinamento da ossidi di azoto.
Passando al cambiamento climatico e ai suoi effetti, l'area mediterranea è considerata uno degli “hot spot”, con un riscaldamento che supera del 20% l’incremento medio globale e una riduzione delle precipitazioni. Gli effetti sulla salute del cambiamento climatico riguardano gli eventi estremi, con decessi per annegamenti, traumi, infezioni, lesioni, attacchi cardiaci e altro durante le alluvioni o gli incendi. Si muore per il caldo estremo, il freddo estremo e gli incendi, e aumentano le malattie respiratorie, cardiache, le malattie metaboliche e il diabete, gli infortuni sul lavoro, le nascite pretermine, i tumori, l’ansia e la depressione.
E poi ci sono gli effetti indiretti legati alla siccità/crisi dell’agricoltura, all’insicurezza della catena alimentare, ai danni causati dagli eventi estremi alle strutture sanitarie e alle infrastrutture in generale, all’immigrazione di massa e ai conflitti che potrebbero sorgere per accaparrarsi terra e acqua.
Responsabile comunicazione
Stefania Sgarlata | mob. +39 339.1554110
DIDA:Il gruppo di lavoro del Cnr di Palermo, al centro della foto, da sinistra Stefania La Grutta e Toti Amato