Spending Review. Tra le misure previste il blocco degli stipendi e i tagli alla sanità
Il nuovo provvedimento governativo su cui è attualmente al lavoro il supercommissario Enrico Bondi si concentrerà sui tagli a quasi tutti i comparti dei servizi pubblici, con il blocco degli stipendi degli statali in prima linea, ma anche con un'ulteriore riduzione delle spese sanitarie. Si tratta di un decreto ancora in itinere, che verrà sottoposto ancora a piccoli aggiustamenti, come ha sottolineato il premier Mario Monti e che coinvolgerà in negativo anche le spese della Presidenza del Consiglio (si prevedono tagli per 15 milioni di euro). A dura prova i diritti conquistati sul lavoro con, in buona sostanza, il peso delle misure che ricadrà sugli statali: ferie obbligatorie due volte l'anno (Ferragosto e Natale), permessi sindacali ridotti, buoni pasto con una copertura massima di 7 euro a partire dall'1 ottobre.
Nella bozza dello spending review sono previste anche misure positive per le imprese e i consumatori come la riduzione dell'incremento Iva già da quest'anno e il suo dimezzamento dall'anno prossimo. Tra le misure strutturali la riduzione delle Province, i tagli alle Regioni (in conto c'è anche il dimezzamento per la spesa sulle auto blu), l'abbattimento dei fondi destinati alle università e agli istituti di ricerca (quest'ultima area è già segnata dalla carenza di investimenti). Per la ricerca 200 milioni di finanziamenti in meno. Non mancano i tagli di scure sulla gestione della giustizia, con la chiusura annunciata di 280 uffici di circoscrizioni giudiziarie.
Vediamo in sintesi quanto si prevede per la sanità:
-Concorsi sospesi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale, non oltre il 31 dicembre 2015 (misura per tutti i comparti);
-assunzioni ridotte nella p.a. (vengono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, al 50% nel 2015 e al 100% a decorrere dal 2016);
-riduzione del 10% dei permessi sindacali a partire da gennaio del 2013, compresi i contingenti dei distacchi sindacali e i permessi sindacali retribuiti (anch'essi ridotti del 10% a partire dal 1 gennaio 2013);
-circa 30mila posti letto in meno negli ospedali pubblici italiani, con un rapporto di 3,7 posti letto per mille abitanti contro gli attuali 4,2; -tagli al Fondo Sanitario Nazionale di tre miliardi in due anni, un miliardo per il 2012 e due per il 2013;
-taglio del 5% per l'acquisto di beni e servizi da parte della sanita' pubblica.
Il comparto contribuirà alla revisione della spesa con risparmi per 5 miliardi in due anni e mezzo 1 nel 2012, 2 nel 2013 e 2 nel 2014. Le misure potranno essere ancora limate. Tra le misure destinate a far discutere la riduzione del 50% (a 10 milioni) del fondo per le vittime dell'uranio impoverito.
Importanti le novità previste nel settore farmaceutico: A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto - si legge nella bozza - l'ulteriore sconto dovuto dalla farmacie convenzionate viene rideterminato al valore del 3,65 per cento. Limitatamente al periodo decorrente dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 31 dicembre