La rete e la salute
Solo il 16% degli italiani sa che la vendita dei farmaci non è consentita attraverso internet
Internet si conferma come un luogo di scambio sempre più importante per le informazioni sulla salute. Da dieci anni si dibatte, prevalentemente in ambiente anglosassone, sul ruolo e sulle responsabilità della rete in termini sia di informazione scientifica che di capacità di sansibilizzazione della popolazione.
La nuova tendenza registrata recentemente è quella di discutere e scambiarsi esperienze con altre persone attraverso i blog, i social network e i forum, con una percentuale che ha registrato un incremento dal 2% del 2010 al 17% del 2011.
Tra i servizi utilizzati attraverso la rete la ricerca di informazioni su medici e ospedali, passata dal 10% del 2011 al 21% del 2012. E' quanto emerso nell'ambito di una ricerca condotta da Gfk Eurisko.
Secondo la ricerca, il 46% degli internauti cerca informazioni sulla salute; di questa percentuale il 17% utilizza il web per confrontarsi con altre persone, il 42% per cercare informazioni su disturbi e problemi (36%), su farmaci (23%) e su ospedali (21%).
La maggioranza degli italiani, però, non usufruisce dei servizi di acquisto online di farmaci senza ricetta. Quest'ultimo dato risulta positivo per la salute pubblica in quanto solo il 16% degli italiani sa che la vendita di questi medicinali non è consentita attraverso internet.
Secondo la ricerca, spiega Paolo Anselmi, vice presidente Gfk Eurisko, il 95% degli italiani non acquisterebbe online i farmaci senza ricetta a causa della mancanza del consiglio del farmacista, della mancanza di garanzia sulla sicurezza e dei tempi e costi di spedizione.
Dal momento che sempre più persone si rivolgono a internet, urge affrontare con una iniziativa di sensibilizzazione e introducendo a scuola moduli didattici opportunamente predisposti il problema della certificazione delle fonti di informazione.
Allo stato di fatto il sistema della rete non fornisce strumenti per identificare le fonti e chiunque può inserire online elenchi di farmaci e fogli illustrativi senza alcuna garancia di scientificità. Le aziende potrebbero riportare il sito web del farmaco anche sulla confezione o pubblicare sul proprio sito l'elenco dei propri farmaci. Si tratta di un aspetto che necessita di attenzione anche istituzionale (oltre che di tutti gli attori coinvolti) e su cui in Italia si registra un ritardo, con un dibattito che di fatto si è polarizzato tra integralisti della rete e oppositori.