Spagna. I tagli alla sanità colpiscono gli immigrati irregolari
150.000 persone, secondo le stime del governo, ma per le associazioni umanitarie si tratta di almeno 350.000 persone
Diritto a curare è la campagna promossa a Madrid dall’Associazione Medici del Mondo per fare appello al personale sanitario a ricorrere all'obiezione di coscienza contro l'esclusione dal sistema sanitario nazionale degli stranieri in situazione irregolare.
La campagna è stata lanciata sul sito www.derechoacurar.org ed è finalizzata a mobilitare l'opinione pubblica contro i tagli approvati dal governo. Dal primo settembre gli stranieri privi di permesso di soggiorno o di lavoro rimarranno senza assistenza sanitaria. In tutto 150.000 persone secondo le stime del governo mentre l’associazione ritiene che si tratti di almeno 350.000 persone, tra cui minori e soggetti con patologie croniche.
La campagna si integra alla iniziativa promossa a luglio dalla Società Spagnola di Medicina di Famiglia e Comunitaria e
conta già 1.300 adesioni da parte dei medici obiettori e del personale sanitario.
Il provvedimento secondo Alvaro Gonzalez, presidente di Medici nel Mondo, viola l'etica professionale.
L'eliminazione dell'assistenza ordinaria agli immigrati irregolari è stata deliberata dal governo di Mariano Rajoy ad aprile nell’ambito dei tagli di 7 miliardi della spesa sanitaria. Le misure stanno creando situazioni critiche all’interno delle regioni spagnole dell’Andalusia, Asturie, Paesi Baschi, Canarie e Catalogna che si rifiutano di eseguire la misure e si apprestano a ricorrere alla Corte costituzionale.