Alla firma il decreto Balduzzi
Le regioni chiedono un ulteriore rinvio
La bozza del decreto sulla sanità proposto dal Governo Monti è stata resa disponibile soltanto oggi. Secondo le Regioni non si ravvisano gli elementi di decretazione d'urgenza ‘’in quanto sono presenti aspetti normativi anche di dettaglio e di programmazione di competenza delle Regioni, mentre mancano o sono state riproposte in modo non concordato le disposizioni su cui si era incentrato il confronto fra il Ministero della Salute e Regioni, portato avanti in questi giorni’’.
E' quanto ha dichiarato Michele Iorio, vice presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Molise, al termine della seduta di oggi dedicata proprio all'esame della bozza del decreto Balduzzi.
Nel decreto secondo i governatori ci sono diverse lacune, tra queste le norme sull'utilizzo dei farmaci off-label, l'iter per l'indennizzo degli emotrasfusi, la revisione della normativa antincendio, le norme definitive sull'esercizio della libera professione. Non ultima la questione crtica dei precari per le Regioni sottoposte ai piani di rientro.
C'è poi un punto in particolare che in questi giorni secondo i governatori non è stato chiarito: gli emendamenti presentati dalle Regioni considerati irrinunciabili per garantire ''un corretto rapporto istituzionale fra i due livelli di governo'' dei quali nella nuova bozza non ci si fa carico di rivedere.
Al centro dei lavori della conferenza di oggi il nuovo Patto per la salute per il triennio 2013-2015, che dovrà fondarsi ''sul rispetto del principio della leale collaborazione, nell'interesse di perseguire obiettivi rivolti alla sostenibilità, universalità ed equità del Servizio Sanitario Nazionale nelle sedi concertative e con gli strumenti più idonei, garantendo le risorse necessarie alla tenuta del sistema''.