Cosa fare se ci troviamo dinanzi a paziente caso confermato di Covid-19?
Se ci si trova innanzi ad un caso confermato di covid-19, inviare scheda di segnalazione con gi estremi anagrafici e i parametri clinici del paziente all'indirizzo mail
covid.segnalazione@asppalermo.org
disporre e inviare al medesimo indirizzo:
- certificato di isolamento domiciliare obbligatorio (per il caso confermato)
- certificato di quarantena (per i contatti stretti del caso, sino ad esito del tampone molecolare)
Il paziente (uno o più casi confermati di covid-19) ed i contatti stretti (se conviventi) verranno presi in carico dal personale medico del Dipartimento di Prevenzione e dal personale sanitario (medici e infermieri) dell'USCA di riferimento.
Se contatti stretti non conviventi il personale medico del Dipartimento di Prevenzione, trascorsi i 10 giorni di quarantena, disporrà per loro un tampone rapido o molecolare di controllo presso i locali della fiera del mediterraneo, il cui esito verrà inviato e trasmesso telefonicamente dal personale medico dello stesso Dipartimento di Prevenzione (che opera in Fiera)
Caso confermato di Covid-19 e Contatti Stretti Conviventi
i medici del Dipartimento di Prevenzione, in forza alle USCA, disporranno i tamponi di controllo per il caso confermato e per i contatti stretti.
i medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale si occuperanno di monitorare i paramentri clinici e di eseguire i tamponi.
All'atto della negativizzazione (ESITO NEGATIVO TAMPONE MOLECOLARE), il medico del Dipartimento di Prevenzione informerà il medico curante che rilascerà il Certificato di Fine Isolamento.
Casi positivi a lungo termine
Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).