Spending Review: il taglio dei posti letto in Sicilia
A Catania al situazione rimarrà immutata
La spending review fa sentire i primi effetti dei tagli alla sanità sul sistema regionale. Negli ospedali italiani ci saranno 26.700 posti in meno, con tagli significativi soprattutto a carico delle regioni del Lazio, Molise, Trentino. Il documento redatto dal ministero della Salute e dall'agenzia per i servizi sanitari (Agenas) diretta da Fulvio Moirano è finalizzato a ottimizzare i costi e migliorare le prestazioni. In particolare saranno eliminati o accorparti i primariati dei reparti con pochi utenti. Gli standard di occupazione dei posti letto vengono revisionati con un aumento della percentuale di utilizzazione sino all'80/90% di occupazione dei posti letto disponibili (ad esempio, su 50 posti letto disponibili, ne dovranno essere occupati in media 40). I rimanenti saranno destinati o alle lungo-degenze o alle residenze per anziani.
Dal calcolo a livello nazionale dei posti letto siciliani risulta che saranno ridotti 918 posti assegnati per interventi d'emergenza o programmata, con una compensazione di 1.415 posti in più per i post-acuti.
Vediamo che accadrà a Catania.
Secondo quanto stabilito dal decreto assessoriale 25/05/2010 l'Azienda ospedaliera per l'emergenza Cannizzaro veniva dotata di 560 posti letto, di cui 501 di degenza ordinaria e di 59 posti letto per attività di DH/DS (day hospital / day surgery). Tra prima e dopo la riforma, il numero di posti letto del Cannizzaro complessivamente rimarrà pressoché immutato, sia perché il numero di posti DH e DS è notevolmente basso, sia perché si sono aggiunti nuovi reparti (ad esempio l'Unità Spinale).
Anche all'Ospedale Garibaldi, secondo il piano regionale, sono già stati tagliati posti letto e accorpati i reparti di Urologia, Chirurgia e due di Geriatria.