Spending review.Tagli sulle strutture accreditate
I dati sono ancora di previsione ma prefigurano forti criticità per l'occupazione e i servizi
Come abbiamo già avuto modo di scrivere sulla nostra testata, i tagli della riforma sanitaria razionalizzeranno i servizi delle strutture pubbliche: in totale almeno 7439 dei circa 231 mila posti letto nelle strutture pubbliche. Ma la scure della spending review si abbatterà anche sulle strutture convenzionate.
All’interno dello schema di regolamento sulla “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, si prevede il rischio chiusura sul territorio nazionale di 257 strutture ospedaliere private accreditate. Lo standard che stabilisce il numero dei tagli previsti dalla bozza di Regolamento riguarda il rapporto tra posti letto e popolazione, ma anche il grado percentuale del loro utilizzo che non può scendere sotto l'80%.
In tutto, sul territorio nazionalke vi sono 409 strutture accreditate e le previsioni parlano del 50% circa di strutture a rischio chiusura. Tradotto in termini concreti significa certo buona ottimizzazione dei costi ma anche disoccupazione per professionisti che hanno maturato esperienze significative sul campo e crisi della territorialità per alcuni settori della medicina.
Il tema sarà in discussione alla prossima riunione della Conferenza Stato – Regioni, dove si auspica un ampliamento dei margini di trattativa con il Ministero.