Balduzzi a Catania: La riforma va difesa
Con la Sicilia un rapporto di collaborazione
''La sanità siciliana continui con determinazione su quella strada che negli ultimi anni mi sembra sia stata imboccata, che è una strada fatta di attenzione alla qualità dei servizi e all’equilibrio economico-finanziario e di serietà”. Positiva la valutazione del ministro Balduzzi in occasione della partecipazione all'incontro tenutosi a Catania qualche giorno fa sul tema 'Riforma Balduzzi. La Sanità di domani'.
''E’ una strada che è stata imboccata, nonostante ci siano alcuni ostacoli da superare però l’importante è non tornare indietro - ha continuato il ministro - gli ostacoli da superare sono quelli che la sanità siciliana si porta dietro da tanti anni, una sanità con molte luci ed ombre. Credo che il criterio di fondo, in questa come in tutte le regioni, sia quello di riuscire a tenere insieme in modo forte le tre reti, quella ospedaliera, quella territoriale e quella dell’emergenza''. Nel corso del suo intervento il ministro ha poi ricordato che ''la sanità è un sistema di reti e si tengono insieme con trasparenza, professionalità e attraverso una capacità della politica di saper essere presente dove dev’essere e assente dove dev’essere''. E sulle polemiche che hanno accompagnato in questi mesi i rapporti interistituzioanli stato-regioni Balduzzi ha tenuto a precisare che ''piuttosto che parlare di limiti nel rapporto con la Regione Siciliana si tratta di parlare di una reale collaborazione, che dev’essere declinata nei dettagli come nei principi. Sui principi ci siamo accordati, sui dettagli ci stiamo accordando e sono fiducioso'''.
Sulla riforma Balduzzi ha sottolineato che ''si tratta di un intervento strutturale che riesce a generalizzare in tutta Italia una medicina di base più vicina al cittadino. La formula sette giorni su sette, 24 ore su 24, dà un po’ l’idea di un medico di famiglia e, più in generale, di una medicina territoriale che sia davvero un pilastro forte del Servizio Sanitario Nazionale. Il taglio dei posti letto non significa taglio dei servizi, questo bisogna dirlo ai cittadini. La riduzione dei posti letto per acuti significa più posti letto nel post acuzie. Significa risorse per la medicina territoriale. Noi non abbiamo uno standard di posti letto che deve mettere in pericolo, in preoccupazione, il cittadino. Questo è qualcosa che sarebbe bene ripetere: ridurre i posti letto non significa ridurre l’assistenza”.