Tagli farmaci: le nuove disposizioni dell'assessorato regionale
Colpite le categorie dei farmaci antidiabetici e antipertensivi
E' stato firmato il decreto regionale per tagliare sui farmaci. Saranno i medici di famiglia a ridurre sin dalla prossima settimana le prescrizioni di alcune delle medicine più diffuse per ridimensionare la spesa farmaceutica che allo stato attuale costa 53 milioni e 393 mila euro.
L’obiettivo dovrà essere perseguito e raggiunto dalla regione a seguito della decisione ministeriale di ridurre di due punti la spesa per il settore farmaceutico portandola dal 13,1% del budget totale assegnato alla Regione all’11,35%. Non saranno però solo i medici di famiglia a ridurre le prescrizioni e si interverrà anche, come spiegano in assessorato sull’acquisto di medicine da parte degli ospedali, con l'obiettivo di ridurre la spesa di altri 50 milioni (dei 100 milioni di taglio complessivi).
L’assessore Lucia Borsellino spiega che la spesa siciliana raggiunge i livelli pro-capite più alti: 180 euro contro i 150 della media italiana. Abbiamo monitorato i consumi - ha detto l'assessore - in cui si registramo le maggiori differenze e fornito indicazioni per migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni. E aumenteremo i controlli sulle ricette».
Tra le categorie di farmaci interessati in prima linea gli inibitori di pompa acida, che vengono utilizzati per fronteggiare il reflusso gastro esofageo e l'acidità gastrica. Su questo fronte la regione ha speso 115 milioni di euro nel 2012 e dovrà ridurre e quest’anno fino a 101 milioni. Il risparmio sarà dunque di 13 milioni e 406 mila euro. La riduzione delle prescrizioni interesserà anche i problemi alle vie respiratorie (i mucolitici) dove la spesa è stata di 87 milioni e 602 mila euro e dovrà ancora diminuire di 3,9 milioni. Si passa poi ai farmaci per il colesterolo, dove la spesa è di 115 milioni e 351 mila euro.
Si dovranno ridurre anche gli antibatterici con un risparmio previsto di 6 milioni e 353 mila euro contro il tetto di spesa del 2012 di 82,5 milioni), le medicine per curare le malattie delle ossa (con tagli pari a 5 milioni e 227 mila euro), le terapie contro il diabete deve scendere da 90 milioni a 80,2, i farmaci anti-ipertensivi che andranno ridotti di 5,3 milioni.