Sanità. Servono due miliardi di spesa in più dopo la bocciatura dei nuovi ticket
Gli effetti della bocciatura da parte della Corte Costituzionale dei nuovi ticket sanitari peseranno parecchio sulle casse dello stato. Con l'aumento dei budget attraverso il sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria si prevedevano nel Def 2 miliardi di incasso in più. A questo punto occorrerà invece aumentare proporzionalmente della stessa cifra la spesa complessiva che dovrà sostenere la sanità. Il tasso medio annuo di aumento della spesa sale così all'1,9% per gli anni dal 2014 al 2017.
Il ricorso a nuove forme di compartecipazione della spesa da parte dei cittadini per 2 miliardi di euro a partire dal 1 gennaio 2014 era stato introdotto con la manovra estiva del 2011. La Corte Costituzionale (con sentenza 187/2012), come ricorda il Def, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui prevedeva che i nuovi ticket fossero introdotti per regolamento, mentre si tratta di materia concorrente tra Stato e Regioni. Pertanto, allo stato, in assenza di una disposizione alternativa, si è determinata, come si legge nel Documento di Economia e Finanza appena varato dal governo, una revisione al rialzo tendenziale della spesa sanitaria per un importo di 2.000 milioni, con un incremento del tasso di crescita medio della spesa sanitaria dello 0,4% oltre a quello (1,5%) che si sarebbe osservato qualora la manovra fosse stata attuata.