ARS: Continua la trattativa sui medici fiscali
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Anche il giornale QS da risalto alla delicata situazione dei medici “licenziati” dall’INPS
Anche “Quotidiano Sanità” si occupa dei medici fiscali dell’Inps . In una lettera al direttore , un medico fiscale espone la delicata situazione venutasi a creare dopo la decisione dell’INPS, avvenuta il 30 aprile scorso, di ridurre del 90% le visite fiscali.
Nella lettera, emergono le difficoltà che stanno incontrando i medici coinvolti. Molti di loro, non riescono a guadagnare oltre 200 Euro al mese. Il resto dellla lettera Su quotidianosanita.it .
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato aveva già messo in evidenza la delicata situazione dei medici fiscali della Sicilia. Per tali ragioni, il presidente Amato nei giorni scorsi, aveva chiesto ed ottenuto alla V Commissione dell’ARS (lavoro e formazione) l’ incontrato con una delegazione di medici interessati.
A seguito dell’audizione, l’on. Giovanni Lo Sciuto e l’on. Giovanni Greco, componenti della commissione, in collaborazione con il dr. Giorgio Fiorito, stanno elaborando un emendamento da presentare all’Assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, in guisa tale da poter ottenere a breve, una collocazione lavorativa per gli oltre 100 medici fiscali siciliani interessati dal provvedimento dell’INPS.
La proposta prevede la collocazione dei medici fiscali, all’interno della guardie mediche e nei servizi ispettivi delle ASP regionali .
Di seguito una parte della lettera pubblicata su "Quotidiano Sanità":
14 LUG - "Gentile direttore,
l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha deciso in data 30 aprile 2013 di ridurre del 90% le visite fiscali d'ufficio per un tempo indeterminato.
Questa decisione ha creato come risultato paradossale che, Medici con più di 25 anni di esperienza di lavoro con l'Inps, si trovino oggi a guadagnare in media 200 euro
al mese e continuino a dare, all'Istituto, la propria disponibilità 360 giorni all'anno compresi i festivi.
Per non parlare dell'effetto disastroso che questa decisione determinerà, nel breve periodo, sulle casse dello Stato Italiano, visto che saranno controllati il 90% in meno di lavoratori."
In allegato il Comunicato stampa ANMEFI