Gli esperti: il farmaco più usato potrebbe perdere efficacia
Malaria
ROMA. Il farmaco più efficace contro la malaria, la malattia
che uccide un milione di persone all'anno, in un futuro
prossimo potrebbe non funzionare più. E' la preoccupazione che
emerge da uno studio realizzato da un team di ricerca
internazionale e pubblicato su Malaria Journal. Lo studio,
coordinato dalla St George University of London in
collaborazione con il gruppo di Biologia Computazionale della
Sapienza di Roma, ha infatti scoperto che i parassiti della
malaria (plasmodi) stanno sviluppando una crescente resistenza
all'arthemeter, uno dei derivati dell'artemisina, il farmaco
più efficace contro la malattia. I derivati dall'artemisina
usati in terapie combinate con altri farmaci (ACT,
Artemisin-based Combination Therapy) sono attualmente
somministrati in circa 300 milioni di dosi annue. Sarebbe
proprio l'uso crescente e non corretto di questo tipo di terapie
a indurre la selezione di plasmodi resistenti all'artemether.
"Lo sviluppo di nuovi farmaci - afferma Anna Tramontano,
direttrice del Gruppo di Biologia Computazionale - è di
primaria importanza, ma è anche fondamentale saperne di più su
come le artemisinine funzionano per poter adattare le terapie
ACT in modo che siano efficaci il più a lungo
possibile".