Tumori: Lilt in campo per la salute dell'uomo con 'Percorso Azzurro'
Roma, 13 giu. (AdnKronos Salute) - In Italia sono gli uomini quelli a cui vengono diagnosticati più tumori maligni: circa 192 mila su un totale di 369 mila nuovi casi di cancro (Dati Airtum 2017). Il 54% dei tumori maschili, contro il 46% dei tumori femminili. "I tumori della sfera maschile, se diagnosticati nelle fasi iniziali, hanno tassi di guarigione intorno al 90%. Per questo oggi è un momento fondamentale per combattere il cancro". Così Francesco Schittulli, presidente della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, ha aperto il convegno 'Prevenzione oncologica maschile: tra utopia e necessità non differibile', che si è tenuto oggi a Roma al Tempio di Adriano. L'iniiativa lancia il 'Percorso azzurro - Lilt For Men', prima campagna Lilt di sensibilizzazione dedicata alla salute nell’uomo
Domani La Lilt ha indetto la prima Giornata nazionale prevenzione uomo completamente dedicata alla salute della sfera genitale maschile. Sarà possibile effettuare visite di controllo nelle sezioni provinciali aderenti all’iniziativa, prenotando al numero verde Sos Lilt 800.99.88.77, dove si potrà anche ricevere informazioni, opuscoli illustrativi, nonché consigli legati ai corretti stili di vita. Tra le patologie esclusivamente maschili, il tumore alla prostata rappresenta la sesta causa di morte per gli uomini in tutto il mondo e in Italia è il primo tumore per incidenza dopo i 50 anni (22% dai 50 ai 69 anni e 20% oltre i 70 anni). Il carcinoma al testicolo è meno conosciuto ma la sua incidenza è del 12% negli uomini fino ai 49 anni. Raro, ma tuttavia presente, è il tumore del pene.
"Rispetto alle donne - continua Schittulli - gli uomini sono meno propensi a parlare della propria salute e meno attenti ai segnali di allarme che il proprio corpo può evidenziare quando è minacciato da problemi di salute. Un tempo anche la stessa visita di leva era un momento per un controllo clinico-sanitario. Oggi è necessario lavorare di squadra con le varie istituzioni per sensibilizzare i giovani nelle scuole. Oltre all'insegnamento di educazione civica sarebbe opportuno auspicare anche l'insegnamento di educazione sanitaria. Grazie alla collaborazione con Anci potremo addentrarci capillarmente nel territorio, così come di significativa importanza è la collaborazione con Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, che ci aiuteranno a diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita"