CAVALIERI AL MERITO DELLA REPUBBLICA. INSIGNITI DA MATTARELLA MAURIZIO MARSALA, BARTOLO MESSINA E PIETRO CLAUDIO TRISCARI
Consegnate dal prefetto Giuseppe Forlani a Villa Whitaker, il 16 dicembre scorso, le onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica conferite con decreto del presidente della Repubblica Mattarella.
Insigniti il generale medico in pensione dell'Arma dei carabinieri Pietro Claudio Triscari, il generale medico in pensione dell'esercito italiano Maurizio Marsala, il sottotenente della guardia di finanza in pensione Michele Nigro, Giovanna Randazzo vice direttore speciale logistico dei Vigili del Fuoco, il dirigente medico dell'Asp di Palermo Bartolo Messina, Girolamo Calsabianca, dirigente della società Telecom Italia; Giuseppe Grasso, dipendente dell'Università degli Studi di Palermo in pensione.
“Sono onorato per questo importante riconoscimento, ma anche fiero di avere avuto un ruolo nella società civile e nell’istituzione che ho rappresentato per tanti anni - ha detto il generale medico in pensione dell'esercito italiano Maurizio Marsala -. Sono convinto che solo affermando il bene comune e i valori democratici repubblicani possa esserci un processo di vera crescita e di benessere per il Paese. La democrazia è un valore irrinunciabile ed è la strada che ho sempre seguito per rappresentare la Sicilia, in Italia e nel mondo”.
"Sono onorato di avere ricevuto una tale distinzione onorifica dal presidente Mattarella - commenta il dirigente medico dell’Asp di Palermo Bartolo Messina -. E’ una spinta in più nel mio impegno alla tutela della salute pubblica, che è il bene comune più prezioso di tutta la collettività. Per questo, colgo l’occasione per ribadire ai colleghi più giovani che, al di là della fatica fisica e mentale in un momento pandemico così difficile, la professione medica è anche motivo di orgoglio”.
“E' stata una grande emozione ricevere questo riconoscimento - ha detto il generale medico in pensione dell'Arma dei carabinieri Pietro Claudio Triscari - . Non me lo aspettavo e ne sono onorato. Sono un neo pensionato, eppure da oggi sento di avere una responsabilità in più nella consegna ai colleghi ancora in attività della mia esperienza e degli stessi valori con i quali sono cresciuto e che ho interpretato nel corso della mia attività”.