''LA REGIA AERONAUTICA NELLA CAMPAGNA DI RUSSIA'' IN UN LIBRO DI PAOLA VERDE E VINCENZO GRIENTI
La missione della Regia Aeronautica sul fronte sovietico al seguito del Corpo di spedizione italiano (CSIR) e l'Armata italiana (ARMIR) in Russia raccontata in un volume attraverso documenti d’archivio, diari storici, biografie di piloti e testimonianze ritrovate degli aviatori italiani che parteciparono alla Campagna di Russia dal 1941 al 1943. Una storia nella storia di uno dei capitoli più tragici della Seconda guerra mondiale, in cui i coraggiosi uomini in uniforme azzurra furono chiamati a intervenire in un ambiente remoto e ostile, per il nemico e per le condizioni climatiche.
Il lungo lavoro di ricerca condotto dal tenente colonnello medico dell’Aeronautica Militare Paola Verde e dal giornalista Vincenzo Grienti è stato presentato stamattina (28 giugno 2024) dall'autrice e dal generale medico Carlo Cerrocchi a Villa Magnisi, sede dell'Ordine dei medici di Palermo, durante un simposio storico culturale moderato dal giornalista Luigi Perollo.
Le storie personali e le vicende umane raccontate nel volume "La Regia Aeronautica nella Campagna di Russia" (1941-1943) "offrono uno spaccato di sofferenze, traumi e perdite dei nostri piloti e specialisti. I racconti inediti ci ricordano l'impatto devastante e il costo umano che può avere una guerra sulle vite individuali" ha detto il presidente dell'Omceo di Palermo Toti Amato, ringraziando gli autori e gli ospiti.
L'opera, pubblicata nell’ambito della Call for Paper lanciata in occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare, coniuga il rigore scientifico alla divulgazione storica, utilizzando le fonti di Superaereo conservate nell’archivio dell’ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e in altri archivi pubblici e privati. E' corredato da fotografie, disegni, interviste e articoli di giornali dell’epoca, oltre che da un’ampia appendice ricca di approfondimenti e mappe sulle quali sono stati geolocalizzati gli aeroporti della Regia Aeronautica al seguito dell’ARMIR e del CSIR.
I due autori mettono sotto la lente di ingrandimento anche le azioni dei gruppi, delle squadriglie e i dettagli relativi ai protagonisti, molti di loro caduti in azione o dispersi, come nel caso del generale Enrico Pezzi e del capitano pilota Giorgio Iannicelli, entrambi decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Vengono presi anche in esame gli aspetti legati ai dispersi e ai prigionieri, la cui sorte è rimasta sconosciuta fino ad oggi, e i velivoli italiani che parteciparono al conflitto.
Alla ricostruzione delle operazioni, che culminarono nella tragica ritirata di cui molto si è scritto e detto, si aggiungono le storie dei piloti che combatterono sul fronte orientale e non tornarono più, ma anche di coloro che ritornarono, come nel caso di Loris Nannini, Ernesto Caprioglio, Alessandro Quercetti e di molti altri sopravvissuti alla neve, al freddo, alla prigionia. Ed è proprio all’ambiente ostile e agli aspetti medici e sanitari che è dedicato un capitolo mai scritto prima e che tocca vari ambiti: dalle pomate utilizzate per non congelare volto, mani e piedi (considerato che i piloti volavano su velivoli scoperti) fino all’equipaggiamento con le tute elettroriscaldate o al vitto speciale per i giorni di volo.
Il libro si conclude con trenta storie, molte delle quali inedite tratte dai fascicoli personali di aviatori che, quando non morirono in Russia, al rientro in Italia si trovarono di fronte alla scelta drammatica di aderire alla Repubblica sociale italiana oppure entrare a far parte del fronte clandestino al fianco degli Alleati per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Nella foto, da sinistra, il presidente Amato, il giornalista Perollo, l'autrice Verde, il generale medico Cerrocchi