
Al via la campagna europea per un uso consapevole della diagnostica per immagini
Partirà a breve in tutta l’Unione europea la nuova campagna di comunicazione promossa da HERCA (Heads of the European Radiological Protection Competent Authorities), l’organismo che riunisce le autorità europee per la radioprotezione. In Italia l’iniziativa è stata presentata dal Ministero della Salute con il titolo “Ottenere l’immagine giusta per il mio paziente”.
L’obiettivo è duplice: informare e sensibilizzare sull’uso appropriato degli esami radiologici e di medicina nucleare che impiegano radiazioni ionizzanti, riducendo al minimo quelli superflui.
I benefici sono concreti: meno esposizioni inutili, diagnosi più mirate, cure più rapide e minori costi. Anche il sistema sanitario ne trae vantaggio, perché ottimizza l’impiego delle apparecchiature e accorcia i tempi per i pazienti che hanno davvero necessità di sottoporsi a un esame.
Perché una campagna europea
La diagnostica per immagini è uno strumento prezioso, ma non sempre necessario. Ridurre gli esami non indispensabili significa tutelare la salute dei pazienti ed evitare sprechi di tempo e risorse, migliorando al tempo stesso la qualità dell’assistenza. Per garantire uniformità di messaggi e obiettivi, la campagna è stata lanciata in maniera coordinata in tutti i Paesi membri dell’Unione europea, con schede informative identiche tradotte nelle diverse lingue nazionali.
Le domande chiave
Il cuore dell’iniziativa è un dialogo più consapevole tra medico e paziente. La campagna individua sette domande fondamentali, sviluppate in altrettanti opuscoli informativi, accompagnati da una scheda principale che riassume i contenuti generali:
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Ho già una diagnosi? Se sì, l’esame radiologico aggiunge davvero valore o rischia di essere solo un passaggio in più?
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È davvero necessario ripetere l’esame? Un’indagine già eseguita di recente può spesso bastare.
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Esistono alternative senza radiazioni? Tecniche come ecografia o risonanza magnetica possono sostituire radiografie o TAC in molti casi.
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Il paziente conosce i rischi della TAC? Si tratta di un esame molto utile ma che comporta esposizione a dosi elevate di radiazioni.
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L’esame richiesto è il più adatto? Fornire informazioni precise al radiologo aiuta a ottenere il risultato migliore.
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È in corso una gravidanza? Un aspetto cruciale da verificare per proteggere il feto da esposizioni inutili.
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E nei bambini? I piccoli sono più sensibili alle radiazioni, per questo occorre valutare con molta attenzione ogni indagine.
Le prossime tappe
Il Ministero della Salute ha annunciato che la campagna sarà seguita nell’autunno 2026 dalla nuova edizione della “inspection week” europea: una settimana di controlli coordinati in tutti i Paesi per verificare che la prescrizione degli esami diagnostici avvenga secondo criteri di appropriatezza.
Documenti e materiali informativi
Sono disponibili in allegato le schede informative ufficiali della campagna: sette schede, ciascuna dedicata a una delle domande chiave, e una scheda principale che sintetizza gli obiettivi e i messaggi della campagna.