Grecia: la crisi colpisce il sistema di cure e i pazienti cronici
Più di un terzo della popolazione senza copertura sanitaria
La crisi economica in Grecia comincia a determinare effetti evidenti sulla sanità pubblica e sulla medicina territoriale. Farmacie e ospedali i settori chiave in cui l'accesso ai servizi diventa sempre più problematico, con una situazione che senza retorica viene definita dagli esperti vicina alla crisi umanitaria.
I Medici e pazienti hanno approfittato del contesto internazionale in cui si è svolta la terza visita nel Paese dei funzionari dell'Unione Europea, della Banca Centrale e del Fondo Monetario, in missione per monitorare e valutare l'attuazione delle misure per la riduzione del deficit - per fare fronte comune e sottoscrivere un documento disperato.
Al documento oltre ai medici e ai pazienti hanno aderito anche i sindacati di categoria, le associazioni del commercio e quelle dei pensionati che hanno posto in rilievo il tema del rimborso dei farmaci: i farmacisti, che non ricevono rimborsi ormai da sedici mesi dalle casse di assicurazione malattia non dispensano più farmaci in regime di convenzione. Non potranno tornare a dispensare farmaci se non si procederà ai rimborsi dovuti in quanto hanno maturato ormai un credito oltre 1 miliardo e 300milioni di euro.
Dopo quattro anni di tagli sanitari (oltre il 30% dal 2008 a oggi) la situazione è precipitata con più di un terzo dei cittadini privato di qualsiasi copertura sanitaria, con gravi conseguenze per le terapie e le cure anche delle patologie croniche. In Grecia il servizio sanitario, simile a quello tedesco e caratterizzato da un welfare robusto, è gratuito e accessibile a tutta la popolazione.
La brutta notizia è che la situazione è destinata ad aggravarsi a cause degli impegni finanziari contratti dal paese con l'Ue.