Fascicolo elettronico. Al via la sanità digitale
Risparmio previsti pari a 3 miliardi annui
Una novità per la burocrazia sanitaria elettronica è stata introdotta dal Decreto Legge Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri ieri. Obiettivo della misura venire incontro alle esigenze dei cittadini in linea con i programmi dell’Unione Europea. La Sanità digitale non agevola soltanto gli attori del sistema, favorisce anche notevoli risparmi in termini economici.
Con il decreto viene introdotto un documento unico che integra la tessera sanitaria e la carta d'identità. Entro il 2015 nascerà il fascicolo sanitario elettronico e le ricette digitali.
Si tratta di una serie di provvedimenti dei quali si parlava da tempo nel nostro paese e già dal 2010 infatti la Commissione Europea aveva sollecitato i paesi membri a mettere a sistema on line non oltre il 2015, le cartelle cliniche della maggioranza della popolazione.
Il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) raggruppa l’insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario generati dagli eventi clinici che hanno riguardato l’assistito. In sintesi una sorta di anamnesi oggettiva curata dai diversi soggetti che hanno preso in carico il paziente nelle diverse fasi della sua vita.
Concorrono alla costruzione di questa memoria storica sia le strutture sanitarie pubbliche, sia quelle private accreditate che potranno quindi conservare le cartelle cliniche del paziente soltanto in forma digitale.
Il Fascicolo sanitario elettronico fornirà ai medici una visione di insieme dello stato di salute del singolo paziente contenendo al suo interno informazioni, con riferimento specifico ai ricoveri ospedalieri, alle visite specialistiche, alle prestazioni farmaceutiche, all'assistenza residenziale e domiciliare, agli accessi e trattamento in regime di Pronto Soccorso.
I vantaggi sono diversi: la disponibilità da parte dei pazienti in qualunque momento ad accedere alla propria storia clinica in formato digitale; la possibilità per tutti i professionisti del Servizio sanitario nazionale di consultare, in formato digitale, la documentazione con tutta la storia clinica del paziente; una comunicazione agevole e unitaria senza il rischio di 'smarrire' elementi informativi funzionali per le cure.
Per quanto riguarda il risparmio si calcolano a regime e a livello nazionale ben 3 miliardi annui, a partire dal 2015.
Esistono dei precedenti in termini di esperienze e buone prassi di gestione on line delle informazioni sanitarie. Diverse Regioni avevano già avviato, in passato, attività progettuali in via sperimentale per la realizzazione di sistemi di Fascicolo sanitario elettronico in base ad un’intesa Stato-Regioni sottoscritta nel febbraio 2011. Il 43% delle Regioni nel 2011 dichiarava di gestire almeno una parte delle proprie informazioni sanitarie attraverso il fascicolo elettronico e sette regioni (Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Sicilia, Sardegna) utilizzavano il fascicolo in oltre il 75% delle strutture sanitarie.