Adiconsum: in sanità costi sempre più alti a favore del privato “low cost”
Nonostante la recessione e i tagli al sistema dei costi della sanità l’assistenza agli italiani è sempre più carente e le tariffe delle prestazioni sempre più alte, senza un incremento della qualità dei servizi. Inoltre i tempi d’attesa nelle diverse branche specialistiche sono sempre più lunghi.
E’ quanto emerge in un’indagine condotta da Adiconsum sul territorio nazionale. Per fare un esempio il costo di un ticket per le analisi di base (del sangue o delle urine) va dai 25 ai 33 euro, contro il tetto massimo previsto sul tariffario di 21 euro. E se il cittadino si affida al privato paradossalmente spende anche di meno: fino a 23 euro se il privato è low-cost, altrimenti spenderà dai 40 ai 45 euro.
Adiconsum denuncia la stessa situazione nelle visite specialistiche: se la visita viene erogata con il ticket costa al paziente dai 36 ai 66 euro, a fronte di un costo di circa 25 euro previsto dal tariffario nazionale. In generale la visita con il rimborso dell'SSN costa all'utente sempre meno rispetto alla visita privata (che costare dai 90 ai 150 euro), ma ci sono sempre i low-cost dove si spendono dai 26 ai 60 euro.
L’Italia, per assistere i suoi cittadini, spende circa il 30% in meno della Germania, il 23% in meno della Francia e il 16% in meno del Regno Unito: un divario che negli ultimi dieci anni è aumentato di circa 10 punti, a scapito del nostro sistema sempre più lontano dai cittadini e dal fabbisogno di salute.
''E le previsioni -dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale di Adiconsum – purtroppo non sono rosee, tra piano di rientro dei servizi sanitari regionali e i provvedimenti di politica economica nazionale. L’indagine di Adiconsum rivela come tra ticket e tempi di attesa la sanità pubblica sia sempre meno conveniente e come il privato low cost avanzi, risultando più efficiente e competitivo in termini di costi. In fatto di qualità, l’offerta low-cost è incredibilmente varia e non si può generalizzare''.
''Riteniamo però – continua Giordano – che i consumatori debbano prestare particolare attenzione nell’acquistare prestazioni via Internet o tramite il social shopping, soprattutto in presenza di prezzi inferiori anche dell’85% rispetto ai prezzi medi della sanità privata tradizionale. Il ribasso eccessivo prefigura in qualche modo un problema di credibilità. Nella sanità occorre fare scelte di grande attenzione e responsabilità, se si vuole scongiurare da un lato il tracollo economico-organizzativo del SSN, dall’altro un’inesorabile transizione alla sanità privata tradizionale con costi elevati a svantaggio delle famiglie e delle categorie deboli. Il rischio è di trasformare il SSN nella sanità povera per i soli poveri''.
Secondo il presidente di Adiconsum è ''indispensabile favorire la creazione e l’implementazione di forme integrative mutualistiche sulla scorta di quanto già avviene con i Fondi di assistenza e previdenza integrativi realizzate tra le organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali. Solo così sarà possibile realizzare un welfare sociale che integri il SSN. Per questo chiediamo un incontro al Ministro della Salute, Renato Balduzzi, per valutare proposte e istanze dei consumatori, in vista dell’applicazione delle nuove norme e degli ulteriori tagli previsti''.