Aids, Palagiano (Idv): serve accesso gratuito e anonimo a test, rifinanziamento programma nazionale
Nonostante da anni sembra sparita dai mezzi di comunicazione di massa, l'Aids è ancora una malattia ancora molto diffusa nel nostro Paese. Il fenomeno forse più preoccupante consiste nell'incremento delle persone che scoprono di essere sieropositive solo al momento della diagnosi, ovvero in uno stadio di malattia molto avanzato. Necessario è mettere in atto campagna di prevenzione e stanziare adeguate risorse per il Programma nazionale di ricerca sull'AIDS. E’ quanto dichiara l’on. Antonio Palagiano, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali e responsabile sanità dell'Italia dei Valori.
“L'epidemia di HIV/AIDS non diminuisce, piuttosto si modifica. I sieropositivi vivono più a lungo e meglio, grazie alle nuove terapie, ma le dimensioni del contagio aumentano, a causa dell'abbassamento della guardia conseguente alla bassa percezione del rischio di contrarre l'infezione, soprattutto per via sessuale. Fondamentale è prevenire la malattia grazie a campagne di educazione sessuale diffuse omogeneamente sul territorio, in particolar modo nelle scuole, e prevedere l'accesso gratuito ed anonimo ai test, che consentano una diagnosi precoce della sieropositività.
“Un attenzione particolare andrebbe rivolta, inoltre, alla necessità di rifinanziare il Programma nazionale di ricerca sull'AIDS. Avviato alla fine degli anni '80, quest'ultimo ha usufruito, all'inizio, di investimenti significativi, ma a partire dalla metà degli anni '90 l'entità del finanziamento si è costantemente ridotta e, soprattutto, ha perso la periodicità annuale. E ciò – conclude Palagiano - non può non ripercuotersi sulla qualità stessa della ricerca italiana sull'AIDS e sul suo inserimento in campo internazionale.