La salute degli immigrati: nuove disposizioni nel 2013
Con l'accordo stato-Regioni 30 milioni di euro a disposizione per la tutela della salute degli stranieri extracomunitari privi di permesso di soggiorno
In linea con il messaggio di fine anno del capo di stato Giorgio Napolitano, la posizione espressa in queti giorni dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. Dopo che il presidente della Repubblica ha ricordato che ogni paese che si considera moderno e solidale deve farsi carico ''dei soggetti più deboli, garantendoli dal timore della malattia e dell'isolamento'', Balduzzi ha ribadito la filosofia perseguita dal governo nei mesi scorsi, che si compie definitivamente nell'accordo sancito nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni per l'applicazione delle norme in materia di assistenza sanitaria a cittadini stranieri e comunitari.
L'Accordo che reca il titolo ''Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane'' è orientato, spiega il ministro Balduzzi all'accoglienza di ''chi arriva in Italia per cercare protezione da profugo o lavoro da immigrato e offrendo l'apporto di nuove risorse umane per il nostro sviluppo''.
Nell'accordo finalmente si fa chiarezza all'interno di una normativa sinora frammentaria e carente perché si rende obbligatoria l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale dei minori stranieri anche in assenza del permesso di soggiorno, il prolungamento del permesso di soggiorno fino al compimento del primo anno del bambino, l'iscrizione sempre obbligatoria delle donne extracomunitarie in stato di gravidanza. Allo stato di fatto le donne e il bambino in stato di immigrazione clandestina o in regime di attesa dell'asilo politico a partire dal sesto mese dopo il parto vengono espulsi dall'Italia.
Per la nuova disposizione il ministero della Salute nel recente riparto dei fondi destinati ai cosiddetti obiettivi di piano ha previsto risorse vincolate fino a 30 milioni di euro per la tutela della salute degli stranieri extracomunitari privi di permesso di soggiorno. ''Si tratta di iniziative - ha sottolineato il ministro Balduzzi - che concretizzano l'articolo 32 della Costituzione perché nessuno sia escluso dai percorsi assistenziali in un'ottica di equità e di giustizia''.