Buoni risultati agendo sul nervo simpatico
Ipertensione
MILANO. La denervazione renale, terapia innovativa per il
trattamento dell'ipertensione resistente ai farmaci, è
sicura ed efficace fino a tre anni. E' quello che ha
verificato un studio internazionale, Simplicity Htn-2,
presentato all'ultimo congresso dell'European Society of
Hypertension.
Secondo quest'analisi, 84 pazienti sottoposti a denervazione
renale hanno ottenuto una riduzione media della pressione di
-28/-10 mm Hg rispetto ai valori di partenza. Non ci sono stati
casi di disfunzione renale, né cambiamenti negli indici di
funzionalità del rene e non sono stati osservati gravi eventi
avversi correlati alla procedura. La denervazione renale è una
procedura chirurgica mininvasiva che prevede l'inserimento di un
catetere nell'arteria renale, attraverso cui vengono disattivate
selettivamente le terminazioni del nervo simpatico, che
influisce sul funzionamento e la risposta degli organi
principali responsabili della regolazione della pressione: il
cervello, il cuore, i reni e i vasi sanguigni.
"Pur rimanendo in attesa di ulteriori evidenze a lungo
termine che possano estendere i criteri di selezione dei
pazienti - spiega Giuseppe Mancia, direttore del dipartimento di
medicina dell'Università Milano-Bicocca, Ospedale San Gerardo
di Monza - e fornire documentazioni precise sugli effetti e la
sicurezza della procedura negli anni, gli attuali risultati dei
trial clinici con tre anni di follow up sono incoraggianti".