Appalti e Sanità. Troppi gli interessi che ruotano nella regione
Pmi critica i criteri di selezione dei progetti
''E' giunto il momento che ai programmi e alle parole del presidente Crocetta seguano i fatti. Abbiamo apprezzato molto la sua posizione di non voler danneggiare l'economia locale a vantaggio delle multinazionali. Pero', nei fatti in Sicilia continuano ad esistere appalti che estromettono le piccole imprese siciliane, le uniche rimaste sul territorio. E questo avviene soprattutto nel settore della sanita', dove si bandiscono le solite gare di global service anche di centinaia di milioni di euro, alle quali possono partecipare le altrettanto solite e ben note grandi imprese, mentre le aziende dell'Isola non possono concorrere perche' non adeguatamente dimensionate''. A dichiararlo e' il vicepresidente di Pmisicilia, Umberto Terenghi.''Vorremmo sapere - aggiunge - perche' quasi sempre in questi bandi si da' poca importanza in termini di punteggi all'offerta economica in un momento di cosi' grande crisi finanziaria, e perche' oltretutto prevedano una durata che va anche oltre i dieci anni (la formula piu' diffusa e' di nove anni rinnovabili per altri quattro), impegnando la pubblica amministrazione per un'intera generazione. Per questo la nostra associazione chiede che si ponga fine una volta per tutte a questi artificiosi mega appalti''.