FederAnziani: Entro 1.000 giorni non ci sarà più il Servizio Sanitario Nazionale pubblico
In alcune regioni il ricorso al privato è aumentato in maniera esponenziale
''Entro 1.000 giorni non ci sarà più il Servizio Sanitario Nazionale pubblico''. E' quanto si legge in una nota inviata da FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, che ha analizzato la situazione dell'accesso alle cure attraverso il suo Centro Studi di economia sanitaria.
Nel report pubblicato la settimana scorsa si sostiene che negli ultimi sei mesi, in maniera quasi logaritmica si è registrato un netto aumento del ricorso al privato, in quanto ''più veloce ed economico'' rispetto al pubblico che presenta liste di attesa troppo lunghe. ''Il ricorso ai privati - si legge nella nota - dipende sia dagli aumenti dei ticket e superticket, sia dalle lunghe liste d'attesa, attraverso le quali di fatto il servizio pubblico ha scaricato i cittadini italiani''. Il governo dovrà cambiare rapidamente rotta perché altrimenti in meno di 3 anni lo Stato non potrà più garantire il Servizio Sanitario''.
Secondo Federanziani nel sistema ci sono delle incongruenze. ''Il SSN - prosegue la nota - non può continuare a sostenere costi inutili, come le staminali, che inducono nella popolazione false speranze per sostanze e terapie erogate senza tener conto degli aspetti regolatori. Così facendo si rischia di finire nel Far West. Le cure devono essere di comprovata efficacia e sicurezza e non essere immesse sul mercato e somministrate ai pazienti senza studi completi''. E accaduto inoltre che in alcune regioni, per contrastare la politica dei rimborsi interregionali, pazienti con patologie gravi non potranno ricorrere alle strutture di eccellenza. ''Occorre ridare centralità al sistema - conclude la nota - indire gare nazionali e perseguire l'uguaglianza delle prestazioni sanitarie nel Nord-Centro-Sud''.