Entra in vigore la legge 128/2013
Graduatoria unica per gli specializzandi, tagli mirati alle specialità, bonus maturità e regole su fumo e alimentazione nelle scuole
E' in vigore da ieri, 11 novembre, la legge 128/2013 «Misure
urgenti in materia di istruzione, università e ricerca» (Gazzetta Ufficiale n. 264 dell1'11 novembre 2013) che contiene le norme sulla graduatoria unica e sulla riduzione mirata delle scuole di specializzazione e sul bonus maturità.
Bonus maturità
Nella legge si conferma, per quanto riguarda medicina, la riammissione in sovrannumero ai corsi di laurea in medicina, veterinaria, professioni sanitarie, odontoiatria, architettura e scienze della formazione di chi sarebbe rientrato in gradua grazie al bonus maturità. E chi, con un punteggio di almeno 20 punti, dovesse aver già scelto diversamente, avrà diritto al trasferimento.
Viene inoltre stabilito che le Università sedi di corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria dovranno aprire le porte ai sovrannumerari che si sarebbero potuti iscrivere ai corsi in quanto collocati in graduatoria entro il numero massimo di posti disponibili.
Graduatoria unica
Per quanto riguarda le scuole di specializzazione, oltre alla graduatoria unica nazionale, si prevede la riduzione della durata, ma mirata e calibrata secondo i limiti minimi previsti dalla normativa europea e soprattutto riorganizzando le classi e le tipologie di corsi di specializzazione medica.
Numero di specialisti da formare
Per quanto riguarda il numero globale degli specialisti da formare per ogni specializzazione si dovrà tenere conto: dell'obiettivo di migliorare progressivamente la corrispondenza tra il numero degli studenti ammessi ai corsi di laurea e quello dei medici ammessi alla formazione specialistica; del quadro epidemiologico; dei flussi previsti per i pensionamenti e delle esigenze di programmazione delle Regioni rispetto alle attività del Ssn. Gli specializzandi, per potersi formare all'interno delle aziende Ssn, dovranno fare domanda all'Università dove ha sede la scuola che dovrà approvarla secondo le regole degli accordi Ssn-Università. E i medici in formazione specialistica, infine, assumono una graduale responsabilità assistenziale, secondo gli obiettivi definiti dall'ordinamento didattico del corso di specializzazione e in base modalità individuate dal tutor, concordate e approvate con la direzione delle scuole di specializzazione e con i dirigenti responsabili delle unità operative presso cui si svolge la formazione.
Riduzione della durata delle specialità
L'emanazione del decreto del Miur di concerto con il ministro della Salute sulla riduzione della durata dei corsi di formazione specialistica dovrà essere varato entro marzo 2014. Si stabilisce inoltre che i periodi di formazione dei medici specializzandi si svolgono ove ha sede la scuola di specializzazione e all'interno delle aziende del Servizio sanitario nazionale previste dalla rete formativa; eliminato il parere dell'azienda sanitaria di destinazione per l'inserimento dei medici specializzandi ai periodi di formazione.
Si specifica poi che i periodi di formazione dei medici specializzandi all'interno delle aziende Ssn non determinano l'instaurazione di un rapporto di lavoro.
Divieto di e-cig
La legge inoltre contiene un articolo sulla tutela della salute nelle scuole che prevede educazione alla salute sui rischi derivanti dal fumo il divieto dell'uso di sigarette elettroniche nei locali chiusi, ma anche negli spazi aperti delle scuole.
Alimentazione ed educazione alimentare nelle scuole
La legge prevede anche programmi di educazione alimentare per incentivare l'uso di prodotti ortofrutticoli. linee guida per disincentivare nelle scuole la somministrazione di alimenti e bevande sconsigliate (elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, alto contenuto di sodio, nitriti o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari), per incentivare la somministrazione di alimenti per tutti coloro che sono affetti da celiachia e l'utilizzo nelle mense di prodotti controllati e rispondenti alla «dieta mediterranea» (prodotti ricchi di fibre, in particolare cereali integrali e semintegrali, frutta fresca e secca, verdure crude e cotte e legumi, pesce, olio extravergine d'oliva, uova, latte e yogurt, con una limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici).
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(Fonte Il Sole24 Ore sanità)
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Filippo Siragusa