Telemedicina: un ponte tra Sicilia e Tunisia
Rassegna Stampa Fnomceo
E-health, Telemedicina, Formazione a Distanza: l’uso dell’Information and Communication Technology ha profondamente cambiato la Medicina, tanto che è uno degli argomenti per i quali è prevista un’integrazione nel nuovo Codice Deontologico della Fnomceo.
Proprio alla Telemedicina l’Ordine dei Medici di Palermo ha dedicato un soggiorno di scambio culturale con i medici della Tunisia: i lavori si sono aperti ieri, 26 dicembre, con l'arrivo in Sicilia di una delegazione di medici tunisini, e si concluderanno lunedì 30.
L’incontro si inserisce nell’ambito dei progetti finanziati dal ministero degli Affari Esteri e realizzati insieme all’Osservatorio del Mediterraneo, l’organismo che monitora le realtà sanitarie dei paesi del sud dell’Europa e del Nord Africa. Lo scorso anno, una delegazione di studenti universitari di Medicina provenienti da Algeria e Marocco erano stati ospiti a Palermo e coinvolti in un ciclo di Convegni e di visite a centri di eccellenza.
“La Telemedicina – spiega il presidente dell’Ordine di Palermo, Salvatore Amato – è un’opportunità che consente a medici, farmacisti, personale paramedico e pazienti la possibilità di dare e ricevere risposte e soluzioni in tempo reale, con notevoli risparmi in termini economici e di risorse umane”.
Per Telemedicina si intende, infatti, l’insieme delle Tecnologie informatiche e delle tecniche mediche che consentono di fornire servizi sanitari a distanza, facendo diagnosi, erogando cure o prestazioni, e anche formando i medici in e-learning.
Una delle applicazioni più comuni è la possibilità di chiedere un “secondo parere” su un caso clinico a uno specialista collegato in remoto.
“La Telemedicina inoltre – aggiunge Amato – permette di raggiungere, con un’assistenza rapida e adeguata, anche le aree geografiche più distanti e impervie”.
Proprio alla “Gestione delle emergenze cardiache da remoto in località isolate” sarà dedicata la sessione di domani. Seguiranno incontri sulla neurochirurgia e sulle applicazioni nelle missioni in Africa.
A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo