Boom di studi medici privati per Tac e Risonanze magnetiche
Ricerca del Censis
ROMA. E' boom del privato nella diagnostica per immagini,
dalle tac alla risonanza magnetica: i tempi d'attesa sono
infatti ridotti a un quarto rispetto al settore della sanità
pubblica, ma i costi sono tripli. Il dato
emerge da una ricerca del Censis sui dispositivi medici.
Dall'indagine emerge anche che 2 milioni di italiani sono
stati curati per tempo da una patologia mortale grazie a un
accertamento con tecnologie biomedicali.
BOOM DEL PRIVATO PER TAC, ECOGRAFIE, MAMMOGRAFIE, RX
Nel periodo 2005-2011 è triplicata la percentuale di persone che
hanno effettuato nel corso dell'anno accertamenti tramite la
diagnostica per immagini in strutture private a pagamento
intero. Si è passati dal 5,6% del totale delle persone che hanno
eseguito accertamenti medici nel 2005 a oltre il 18% nel 2011.
Ci si rivolge alle strutture private perché nel pubblico le
liste d'attesa sono troppo lunghe. Nelle strutture pubbliche
occorrono in media 58 giorni per accedere ad accertamenti
tramite la diagnostica per immagini, contro i 38 giorni
necessari nelle strutture private convenzionate e i 15 giorni
appena nelle strutture private. Nel privato a pagamento intero
il tempo d'attesa è pari a un quarto rispetto al pubblico, ma i
costi sono pari a più del triplo.
TAGLI ALLA SANITA' UGUALE RISCHI PER LA SALUTE DEI CITTADINI
Quasi il 60% degli italiani pensa che la necessità di contenere
la spesa sanitaria acquistando prodotti medicali al prezzo più
basso determini seri rischi per la salute. Il 44% ritiene che
ciò stia già accadendo, il 14% che avverrà nel prossimo futuro.
UNA DIAGNOSI PRECOCE SALVA LA VITA
Sono più di 2 milioni le persone che dichiarano che nel 2011,
grazie a un accertamento diagnostico eseguito tramite la Tac,
la risonanza magnetica, l'ecografia, la mammografia o un test
di laboratorio, hanno scoperto di essere affette da una patologia
grave, potenzialmente mortale, riuscendo così a curarsi per tempo.
Circa 700mila sono gli occupati che, grazie a un accertamento
diagnostico, hanno potuto individuare patologie mortali da cui
sono stati curati: in termini di produttività, rileva il Censis,
ciò equivale a un valore aggiunto di circa 40,6 miliardi di
euro.