Carcinoidi, un libro per riconoscerli
MILANO. Sono più di 1200 gli italiani che ogni anno sono colpiti da tumori rari di origine neuroendocrina, chiamati carcinoidi, che possono colpire qualsiasi organo del corpo, dal cervello alle unghie, ma soprattutto gli organi del tratto gastroenteropancreatico. Il problema è nella diagnosi, che spesso arriva dopo 1-2 anni, causa la vaghezza dei sintomi. Una parola chiara viene dal primo Centro di Riferimento per lo Studio e la Cura dei Carcinoidi e dei Tumori Neuroendocrini (CERICA) diretto, all'Istituto Tumori di Milano (INT), dal prof. Emilio Bajetta, che ha dato alle stampe un libro in grado di dare ai medici di medicina generale competenze per individuare i sintomi e favorire una diagnosi in tempi più brevi.
"Questi tumori - afferma Bajetta - non sono cattivissimi e oggi un 70-80% dei pazienti, se ben curati, supera i 10 anni di sopravvivenza". I carcinoidi colpiscono solo la popolazione adulta, più i maschi che le femmine e sono più frequenti dopo i 70 anni. La loro incidenza è di due casi su 100 mila abitanti per anno. Ma la causa della malattia è ancora sconosciuta. Secondo Bajetta, vi è certamente una causa genetica, ma anche l'ambiente e l' alimentazione sono responsabili.
Alla prima edizione del libro “La famiglia dei Carcinoidi”, (Elsevier Masson, 122 pagine), che inquadra malattia e sintomi (questi, "qualche volta possono limitarsi a un arrossamento diffuso della cute e a crampi addominali, spesso accompagnati da diarrea"), ne seguirà presto una seconda con le nuovissime terapie che utilizzano i farmaci biologici.
Nelle pubblicazioni c'é tutta l'esperienza di Bajetta, che da 40 anni si occupa di carcinoidi, e dell'INT dove nel corso del 2006 si sono eseguiti per questa patologia ben 150 ricoveri e dove negli anni è stato costituito un archivio di ben 800 casi, certamente uno dei massimi a livello mondiale.