CROMCEO SICILIA "PROTEGGERE MEDICI E SANITARI, SONO L'UNICO AVAMPOSTO DI SOPRAVVIVENZA NELLE ZONE DI GUERRA"
I presidenti Omceo siciliani si uniscono al nuovo appello di Papa Francesco
Palermo 14 giugno 2024 Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal 7 ottobre 2023 all'inizio di aprile 2024 sono state attaccate almeno 435 strutture sanitarie in tutta Gaza, e tra metà ottobre e la fine di marzo più della metà delle missioni umanitarie sono state negate, ritardate, impedite o rinviate.
“Bisogna fermare gli attacchi contro le strutture sanitarie, che colpiscono pazienti e personale sanitario, e liberare feriti e malati che richiedono cure difficili non disponibili nelle zone di guerra. Medici e infermieri sono l'unico avamposto di cura e salvezza per tutte le popolazioni martoriate dalla guerra. Il sistema sanitario di Gaza è in ginocchio e ogni giorno i sanitari rischiano la loro vita per dare alle bambine e ai bambini palestinesi una possibilità di sopravvivenza, che viene negata perché non riescono ad accedere ai servizi assistenziali". Con questo appello il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, in rappresentanza del Cromceo Sicilia (il Coordinamento regionale degli Omceo), si unisce all'ultimo richiamo di Papa Francesco, perché la guerra di Gaza finisca, così come in Ucraina, e gli Stati di Palestina e Israele vivano l'uno accanto all’altro.
"Rispetto ad altre guerre recenti, come ha denunciato Save the Children, il popolo di Gaza è il più vessato a livello globale. Manca ogni forma di sicurezza per potere accedere ai servizi di assistenza medica - hanno sottolineato i presidenti provinciali Omceo - e sono violate tutte le leggi internazionali in materia umanitaria e di diritti umani. Ambulanze, convogli di aiuti medici, strade di accesso e ospedali sono diventati campi di battaglia. Lo ha ricordato più volte nei suoi appelli anche il presidente della Federazione nazionale degli Ordini Filippo Anelli, le strutture sanitarie vanno messe subito in sicurezza nel rispetto della convenzione internazionale di Ginevra, istituita proprio a protezione degli operatori sanitari e dei medici che lavorano per salvare vite umane”.
Save the Children ha rilevato che a Gaza è stato già registrato "il dato più alto tra tutti i Paesi devastati dalla guerra dal 2018 a oggi, inclusa l’Ucraina, al secondo posto con 67 attacchi all’assistenza sanitaria al mese, e la Repubblica Democratica del Congo, con una media di 11. Sei mesi di continui bombardamenti, assedi e ostacoli alla consegna degli aiuti hanno annientato il sistema sanitario di Gaza. Solo 11 ospedali su 36 sono parzialmente funzionanti e l’Ufficio centrale palestinese di statistica (PCBS) ha riferito che circa 350 mila persone affette da malattie croniche a Gaza non sono in grado di accedere a medicinali, forniture e servizi vitali".