Sui manager nominati dalla sanità regionale. Dubbi della Cgil medici
I criteri adottati secondo Costa e Palazzotto non brillano per trasparenza
Sono scattate le prime reazioni sulle prime nomine di sette nuovi manager alla Sanità da parte della Giunta regionale. I vecchi contratti erano in scadenza quindi era naturale procedere all'avvicendamento dei nuovi manager. ''Che fosse necessario intervenire sulle aziende sanitarie - si legge in una nota congiunta di Michele Palazzotto, segretario generale di Fp Cgil Sicilia e Renato Costa, segretario di Fp Cgil Medici Sicilia - è opinione condivisa da Fp Cgil, ma i criteri adottati al tal fine suscitano perplessità''.
In particolare i sindacati criticano la tempistica dell'operazione. ''I commissari sarebbero naturalmente scaduti fra qualche mese, ed è difficile – si legge nella nota – comprenderne l’urgenza di tale provvedimento''.
Anche i criteri adottati dall'assessorato regionale secondo Costa e Palazzotto ''non brillano per trasparenza''. E ci si chiede allora: ''Sono legati alle valutazioni negative dell’Agenas?''
''Crediamo di no - rispondono i sindacalisti - perché non tutti i cosiddetti ‘bocciati’ sono stati oggetto di rimozione''.
''Speriamo che non appartengano alla sfera di pertinenza politica - si dichiara ancora nella nota -, pensiamo di no perché da più parti si è detto che questo governo è attento alle competenze e non alle appartenenze. Permane quindi qualche dubbio che speriamo sia smentito dai fatti. Non vorremmo infatti, che qualche scelta coraggiosa a difesa del servizio sanitario pubblico operata nei mesi scorsi da qualche commissario non in linea con la precedente gestione della sanità, possa aver pesato sulla repentina rimozione. Fp Cgil Sicilia vigilerà affinché le scelte a difesa del servizio sanitario pubblico siano tutelate e incrementate da chi avrà la responsabilità di dirigere le aziende sanitarie e soprattutto che l’indirizzo del governo regionale sia finalizzato alla tutele del diritto alla salute dei cittadini siciliani''.