Punture addio, la glicemia si potrà misurare con un mini laser
Diabete
MILANO. E' il sogno di ogni diabetico potere misurare la
glicemia senza doversi pungere: niente dolore, fastidi
o rischio di infezioni. Tra poco sarà una realtà. Una
piccola società lombarda ha infatti inventato e
brevettato Glycolaser, un glucometro grande poco più di un
cellulare che si serve del laser e con la luce riesce a
'leggere' la glicemia quando il paziente poggia il dito su una
sua finestrella. Si preme un bottone e su un display appare il
valore. L'apparecchio è stato presentato in anteprima
mondiale al 24° Congresso Nazionale della Società Italiana di
Diabetologia (Sid) a Torino.
Sperimentato per la prima volta presso il Diabetes Research
Center dell'Istituto San Raffaele di Milano, Glycolaser, in base
ai dati raccolti, risulta avere un'accuratezza nella rilevazione
della glicemia di circa il 90%, poco meno del 95% richiesto
dalle autorità regolatorie per la messa in commercio
dell'apparecchio.
"Per la sperimentazione sono stati studiati 171 adulti, di cui
31 sani, 136 con diabete e 4 con sindrome ipoglicemica - spiega
Stefano Del Prato Presidente eletto della Sid - A tutti è stata
misurata la glicemia con Glycolaser a digiuno o dopo un pasto e
questa è stata confrontata con il valore ottenuto con un test
standard sul sangue. Si è così visto che in un caso su due i
valori misurati erano all'interno degli standard di riferimento
per la qualità dei glucometri e che l'accuratezza si aggira
attorno al 90%". Per arrivare al limite di accuratezza
richiesto dalle autorità regolatorie di almeno il 95%, si sta
lavorando per modificare lo strumento e migliorare le sue
prestazioni. I dispositivi attualmente a disposizione sono
affidabili nel 97-98% delle misurazioni. "Sarà importante
aumentare l'accuratezza - spiega Emanuele Bosi, coordinatore
della sperimentazione - soprattutto per i valori bassi, perché
avere la glicemia a 70 e ricevere una misurazione che attesta 80
fa differenza, mentre averla a 160 e leggere 170 non cambia
molto le cose ai fini della cura. Detto ciò si tratterebbe di
una rivoluzione per i pazienti".
L'apparecchio infatti non solo eliminerebbe il fastidio della
puntura, ma permetterebbe di risparmiare soldi: oggi un
diabetico che deve controllare la glicemia 6-7 volte al giorno
può spendere anche cinque euro di strisce. "Con uno strumento
portatile di questo tipo - conclude Bosi - si potrebbero fare
molti più test, a tutto vantaggio del controllo glicemico,
senza costi aggiuntivi a parte quello dell'acquisto dello
strumento. Parallelamente andrà verificata anche la precisione
dello strumento su un maggior numero di pazienti". (ANSA)