TURISMO SANITARIO, LA SICILIA DA PROTAGONISTA A FANALINO DI CODA
Quando il Lancet consacrò l'Isola terra della salute
Sono gli anni che corrono tra il 1897 e il 1901 quelli immortalati nel docu-libro "Sicilia, Isola della Salute. Dalla tubercolosi nell’Ottocento al Covid-19 nei giorni nostri". Il volume di Alberto Maringhini (direttore dell’istituto di Medicina interna dell’ospedale Civico) edito da 40Due e presentato ieri a Villa Magnisi dal presidente dell'ordine dei medici Toti Amato.
L'opera è uno studio documentato sul turismo sanitario in Sicilia, un settore che riguarda la mobilita' e il flusso dei pazienti e cittadini che si muovono per prestazioni sanitarie e altri servizi di cura alla persona.
Punto di partenza del libro l'indagine della commissione di esperti inviata in Sicilia dalla rivista scientifica The Lancet (definita dall'autore 'la bibbia della sanità') quando l’Europa era flagellata dalla tubercolosi. I ricercatori ne decantarono l’impatto positivo per i problemi respiratori, consacrando la Sicilia Isola della salute.
A presentare il libro il presidente Toti Amato: “La Sicilia anche oggi sarebbe una meta perfetta di benessere - ha detto - ma dovrebbe riscoprire la sua vocazione al turismo sanitario che oggi in Italia secondo il gruppo Ambrosetti vale 2 miliardi. Purtroppo non sappiamo valorizzare i nostri tesori. Se puntassimo alla sua valorizzazione attraverso l'integrazione delle nostre ricchezze naturali, paesaggistiche e artistiche la Sicilia sarebbe la vera protagonista del turismo medico".
Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, ha spiegato l'autore: "Tra clima, cibo e contesto, c'era una sorta di raccomandazione implicita: andate in Sicilia, si sta meglio che altrove”.
Dalla Tbc al covid-19, la Sicilia è sempre l'health resort descritto da The Lancet per il medico, che ha ritrovato condizioni analoghe in tempi di pandemia. "In Sicilia - ha ricordato - ci sono stati meno decessi della Lombardia e, più in generale, un numero più contenuto rispetto al Nord. Sicuramente hanno contribuito diversi fattori. Ambiente e clima, almeno per le malattie respiratorie però favorirebbero per 12 mesi all'anno il turismo sanitario”.
Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, anche l'assessore della Salute Giovanna Volo e il dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) Salvatore Requirez.
L'evento è stato organizzato dall'Ordine dei medici in collaborazione con la Federspev, la Federazione dei pensionati sanitari (medici, veterinari e farmacisti), sezione Palermo.
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