PNRR E INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO, COSA MIGLIORARE
Angelo Di Salvo "Serve formazione, una piattaforma telematica comune e un team multidisciplinare per dimissioni complesse"
Palermo 28 maggio 2024 "I bisogni di assistenza non sempre si esauriscono dopo un ricovero ospedaliero. Una volta superata la fase acuta di una malattia, un paziente ha il diritto di continuare a ricevere i servizi assistenziali necessari anche dopo le dimissioni e in tempi ragionevoli. Tutti i soggetti coinvolti nel processo di assistenza devono lavorare insieme nella costruzione di una vera alleanza tra ospedale, medicina di base, servizi sociali e famiglie". Lo ha detto il geriatra Angelo Di Salvo, consigliere dell'Omceo di Palermo, durante il congresso "Multidisciplinarietà delle cure domiciliari (ADI) - per crescere insieme", che ha riunito a Casteldaccia, dal 24 al 25 maggio 2024, tutti gli attori principali delle cure domiciliari (ospedalieri e territoriali) per fare il punto sulle criticità e trovare soluzioni, alla luce delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.
I contributi degli esperti che si sono avvicendati durante i lavori hanno delineato una serie di criticità: "la più marcata nel sistema di cure domiciliari è sicuramente l'assenza di una relazione diretta tra sanitari ospedalieri e del territorio. Per superarla bisogna lavorare su più livelli: formativi, tecnologici e di governance", ha spiegato Di Salvo, responsabile scientifico dei lavori.
"Esistono criteri e procedure già stabilite - ha sottolineato il consigliere - che potrebbero essere un'ottima base di partenza, ma serve un'adeguata formazione del personale ospedaliero perché si appropri degli strumenti di conoscenza necessari. Inoltre manca una piattaforma telematica comune per potere dialogare. Sono difficoltà oggettive, che si aggravano quando le dimissioni sono accompagnate dalla prescrizione di ausili o presidi medici".
"Se gli ospedalieri potessero accedere allo stesso portale dei medici territoriali con una prescrizione diretta il problema sarebbe presto risolto, si accorcerebbero tempi e disagi dei pazienti per ottenere ciò che gli spetta. L'Asp ci sta già lavorando - ha proseguito Di Salvo - ma ci auguriamo che avvenga in tempi brevi".
Le cure domiciliari rilanciate dal Pnrr saranno uno dei capisaldi della sanità pubblica del futuro: inserire la collaborazione reale ed effettiva ospedale-territorio tra gli obiettivi dei direttori generali delle Aziende ospedaliere e creare team multidisciplinari formati e declinati al territorio in caso di dimissioni complesse, o quantomeno ai reparti per assistere il ritorno a casa dei pazienti "protetti" per i medici potrebbe essere una soluzione.
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