EMERGENZA URGENZA: SI CHIUDE IL PRIMO CICLO FORMATIVO, SI RIPARTE A SETTEMBRE
Palermo 2 luglio 2024 Si è chiuso con successo il 29 giugno 2024 il primo ciclo formativo dedicato all'emergenza-urgenza. Si è svolto a Villa Magnisi, sede dell'Ordine dei medici di Palermo, presieduto da Toti Amato, che ha voluto sottolineare l'importanza cruciale della capacità di rispondere efficacemente alle situazioni di emergenza, elemento fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei pazienti.
“Un viaggio parziale che si è articolato in quattro importanti corsi che continuerà a settembre su altri temi, altrettanto fondamentali per la qualità delle buone pratiche mediche - ha detto il direttore del Trauma Center di Villa Sofia-Cervello Antonio Iacono, consigliere dell'Omceo di Palermo -. Il prossimo ciclo avrà come filo conduttore la qualità dell’assistenza sanitaria, la sicurezza dei pazienti e la preparazione dei professionisti della sanità perché la formazione in emergenza urgenza non è solo una questione di acquisizione di competenze tecniche, ma anche di sviluppo della capacità di lavorare in team sotto pressione. Le situazioni emergenziali richiedono una comunicazione efficace, un coordinamento perfetto e una decisione rapida ed è solo anche attraverso percorsi di simulazioni realistiche e scenari pratici che i discenti possono prepararsi a rispondere in modo coeso e sicuro a qualsiasi situazione".
Questo primo percorso è iniziato con il corso "Accesso intraosseo Ez-Io", è proseguito sui temi "Approccio diagnostico terapeutico alla coagulopatia in area critica" e "Traumatologia della testa e del collo e tecniche di sutura", chiudendo i lavori con una due giorni dedicata alla "Gestione delle vie aeree difficili" e le sue criticità, ovvero "quando non si riesce ad acquisire il controllo del paziente e si corre il rischio che possa subentrare un fenomeno noto come ipossia. Non si riesce a dare ossigeno al paziente e la mancanza di ossigeno condiziona dei danni a carico dei vari organi, in primis il cuore che si ferma, ma soprattutto il cervello che matura un danno anossico". A spiegarlo il noto primario di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa Massimiliano Sorbello, noto per avere brevettato due dispositivi medici e vinto diversi premi internazionali per la sua attività di ricerca e formazione.