XXIII CONGRESSO SIMDO: ''L'OBESITA' NON E' DEMOCRATICA'', IL CONFRONTO TRA DIABETOLOGI
Vincenzo Provenzano, "Riconoscere l'obesità come malattia cronica è fondamentale per garantire cure efficaci"
Toti Amato, "Serve un impegno collettivo contro l'obesità, fondamentale garantire accesso alle cure''
Palermo, 24 ottobre 2024 L'obesità rappresenta una delle principali problematiche del nostro tempo, dovuta a stili di vita poco salutari, a cibi ad alto contenuto calorico e alla sedentarietà. Tuttavia, la vera sfida che affrontano i medici e le persone affette è far riconoscere l'obesità come una malattia a tutti gli effetti, piuttosto che come uno stigma.
Gli straordinari progressi nelle conoscenze fisiopatologiche e le innovazioni diagnostiche terapeutiche stanno rivoluzionando la possibilità di cura delle persone con malattie metaboliche, diabete e obesità, imponendo più che mai un enorme sforzo nel campo dell'aggiornamento professionale. Serve una condivisione culturale. Questo l'obiettivo al centro del confronto tra esperti della 23esima edizione del congresso Simdo (Società italiana per il metabolismo, il diabete e l'obesità). Tre giornate di lavori che si sono aperte stamattina alla Casa di Cura Santa Chiara di Partinico (Pa), il centro d'eccellenza siciliano per la gestione di diabete e obesità con la lettura magistrale “L’obesità non è democratica” del presidente della Società, Vincenzo Provenzano. I lavori proseguiranno al Saracen Sands Hotel di Isola delle Femmine e chiuderà i battenti il prossimo 26 ottobre 2024.
"Quest'anno il congresso si focalizza in particolare sul legame tra diabete mellito e obesità intesa come una malattia cronica, così come viene definita dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - ha spiegato Provenzano. Tuttavia, questa consapevolezza non è ancora generalizzata, e il progetto di legge S. 1074, che mira a riconoscere l'obesità come malattia cronica e a sviluppare strategie di prevenzione e cura, non è completo e non ha ricevuto il finanziamento necessario. Questo significa che i costi delle terapie rendono difficile l'accesso alle cure, in particolare per le persone con reddito più basso".
Tra gli intervenuti, anche il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, che ha definito l'obesità come "una delle più gravi emergenze sanitarie del nostro tempo", soprattutto in Sicilia, dove il 47% della popolazione è sovrappeso o obesa e l'obesità infantile tocca percentuali allarmanti. Le proiezioni stimano oltre 1 miliardo di individui obesi entro il 2030,
"Non possiamo più permetterci di ignorare il problema - ha sottolineato Amato -. Il ruolo della formazione per invertire la tendenza è centrale. Abbiamo bisogno di professionisti preparati non solo nell'ambito medico e nutrizionale, ma anche in quello psicologico, riabilitativo e chirurgico È fondamentale investire in programmi educativi che coinvolgano scuole, università, istituzioni sanitarie e il mondo della ricerca. Solo con un piano educativo trasversale, che presuppone uno stile di vita sano fin dall'infanzia e un approccio integrato, possiamo sviluppare percorsi di cura efficaci".
Il congresso quest'anno si concentrerà principalmente sul legame tra obesità e diabete, includendo un mini corso sulla dieta chetogenica, esaminando le sue indicazioni e l'uso di prodotti speciali, sia commerciali che naturali. Questa dieta è attualmente considerata tra le più efficaci e, insieme alla dieta mediterranea e al digiuno intermittente, è riconosciuta dal Ministero della Salute come utile per trattare l'obesità viscerale e altre condizioni, come l'autismo e alcune malattie neurodegenerative, come l'epilessia. Ampio spazio sarà dedicato anche al rapporto tra chirurgia bariatrica e metabolica rispetto ai nuovi farmaci, che in alcuni casi mostrano risultati simili a quelli chirurgici. Saranno affrontati anche temi come l'anoressia, la bulimia e il "diabete 3", riferito alla resistenza insulinica cerebrale.