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SSN: AMATO ''PIÙ STRUMENTI AI MEDICI DI FAMIGLIA PER UN TERRITORIO PIÙ FORTE''
"La proposta del governo centrale di trasformare i medici di famiglia da liberi professionisti convenzionati in dipendenti del Servizio sanitario nazionale è un cambiamento così radicale che modificherebbe il rapporto di lavoro di oltre 40mila professionisti. Le ripercussioni sarebbero importanti non solo per la medicina territoriale, ma anche per l’organizzazione della sanità ospedaliera e per la gestione delle risorse economiche destinate ai contratti. I medici di medicina generale non hanno bisogno di un nuovo contratto, ma di strumenti adeguati per rispondere ai bisogni di salute con efficienza e qualità". È questo il messaggio chiaro che ci arriva da chi vive quotidianamente la sanità territoriale, ha spiegato il presidente dell'Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato.
"I medici di famiglia sono al centro dell’assistenza territoriale, il primo riferimento per milioni di cittadini. Le case di comunità rappresentano una grande opportunità per rafforzare la rete sanitaria locale, ma ogni trasformazione deve essere guidata tenendo ben saldo il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Il loro lavoro è fatto di ascolto e conoscenza della persona, valori indispensabili che potrebbero perdersi", ha proseguito Amato.
"La chiave del successo di una nuova sanità, più equa e universale - ha sottolineato il presidente dell'Omceo - è l’integrazione, costruita attraverso una rete di professionisti che collaborano per offrire un’assistenza su misura, evitando l’ingolfamento dei pronto soccorso e garantendo risposte tempestive ai pazienti".
Investire sulla sanità territoriale, per i medici di Palermo, significa mettere in campo risorse, potenziare la digitalizzazione, migliorare la collaborazione ospedale-territorio: "Le Case di Comunità possono diventare il fulcro di un nuovo sistema più moderno ed efficace, senza per questo dover sacrificare l’autonomia dei medici e la qualità delle cure per i cittadini. L’obiettivo oggi è dare ai medici di medicina generale gli strumenti giusti per rispondere a una sanità che cambia, rafforzando un sistema che ha solo bisogno di essere messo nelle condizioni di esprimere il suo potenziale".